La suggestiva proposta di Duchesneau e Allard, architetti e artisti: pallet da imballaggio trasformati in un cubo per la meditazione. Uno spazio ecofriendly per fermarsi a riflettere in piena citta’.
Un “padiglione da meditazione” per lo spazio urbano. È l’originale idea – rigorosamente “green” – dell’architetto Justin Duchesneau, che ha lavorato insieme all’artista visivo Philippe Allard per dar vita a “Foret II”, installazione urbana che ha enigmaticamente calcato le strade di Montréal in Canada durante il recente festival Escales Improbables.
Si tratta di uno spazio cubico costruito utilizzando 810 dieci pallet da spedizione fuori uso, coperti con un pannello di legno leggero aperto verso il cielo. …
… “Rappresenta” spiega Allard, “la forma simbolica di un albero dentro un cubo realizzato in materiale da imballaggio recuperato. Poiché i pallet sono vuoti, la struttura diventa una suggestiva scultura di luce. Diventa così uno spazio per la meditazione per chiunque sia di passaggio, e voglia fermarsi per qualche istante su una delle panche. La luce viene filtrata dai pallet come quella tra i rami di un albero”. (V.R.)
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