A Berlino si progetta la The House of One, un’unica chiesa per cristiani, ebrei e musulmani.
Si chiamerà The House of One ed accoglierà i fedeli di tutte e tre le maggiori religioni monoteiste: cristiani, ebrei e musulmani. Sorgerà a Berlino, sempre che tutto vada bene. Lo scorso 3 giugno è infatti partita la campagna per raccogliere i 43 milioni di euro necessari per la sua costruzione. Chi vorrà potrà versare una donazione al costo simbolico di 10 euro a “mattone”.
L’idea in realtà è partita in realtà già nel 2006, quando, durante alcuni scavi sull’isola dei Musei (una sorta di isola Tiberina di Roma dove il Kaiser Federico Guglielmo IV di Prussia ha concentrato i maggiori musei cittadini) furono ritrovati i resti di ben cinque chiese cristiane, la più antica risalente al 1200. Si pensò che su quelle macerie sarebbe dovuto nascere qualcosa di speciale e così, dopo aver ricevuto autorizzazioni e aver messo definito ciò di cui si era in cerca, è stato indetto un concorso con il placet dell’amministrazione cittadina. A vincere, nel 2012, è stato il progetto dello studio d’architettura italo-tedesco Kuehn Malvezzi. A quel punto il problema è stato trovare tre rappresentanti dei vari credi che sostenessero il tutto. Se per la comunità ebraica e quella cristiana non ci sono stati grossi problemi, diverso è stato il discorso con i musulmani. La ricerca è finita solo qualche mese fa quando l’imam Kadir Sanci ha assicurato che farebbe confluire i propri fedeli nel nuovo luogo di culto. “Per noi musulmani è un’opportunità eccezionale”.
Dal punto di vista progettuale non è stato facile riuscire a pensare ad un luogo multi-religioso che tenga conto di tutte le esigenze dei fedeli. Se infatti, almeno per i cristiano protestanti, la direzione in cui è posto l’altare non è un problema, per musulmani ed ebrei la preghiera deve essere rivolta ad est. Non solo. Sempre per rispettare la religione islamica serve uno spazio quadrato dove potere stare fianco a fianco mentre per gli ebrei è importante avere una zona riparata per la celebrazione del Sukkot, la Festa delle capanne. Il Kuehn Malvezzi costruirà una sorta di cubo alto 44 metri rivestito di mattoni color senape. All’interno ci saranno tre settori separati (che per ebrei e musulmani saranno a loro volta divisi tra uomini e donne) senza simboli religiosi. Una quarta aerea sarà invece destinata per gli incontri tra tutti e tre i tipi di credenti.
Il nome The House of One richiama un Dio che si presume unico. Lo slogan, “Drei Religionen. Ein Haus” significa semplicemente “Tre religioni, una casa”. La speranza a questo punto è che dalle belle parole si passi ai fatti. Per partecipare al Crowfunding potete visitare il sito di The House of One.
(Andrea D’Addio – giugno 26, 2014 – x wired.it)
@daddioandrea
– Fonte wired.it
– The House of One
– Studio d’architettura italo-tedesco Kuehn Malvezzi