Il buddhismo ci spinge a diffidare dei concetti antitetici, non solo di bene e male, ma anche di successo e fallimento, ricchezza e povertà, persino della dualità tra illuminazione e illusione. Distinguiamo tra termini opposti, perché ne vogliamo uno piuttosto che l’altro, ma il significato di ognuno dipende dall’altro.
Ciò può sembrare astratto, ma queste dualità per noi sono in realtà molto fastidiose. Se, per esempio, per me è importante vivere una vita pura (per quel che posso capire della purezza), allora mi devo preoccupare di evitare le impurità. Se per me la ricchezza è importante, allora mi preoccupo di evitare la povertà. Non possiamo indossare una sola lente senza l’altra e con un tal paio di occhiali filtriamo la nostra esperienza del mondo.
(Saggezza buddista – David Loy, «La nondualità di bene e male»)
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– Buddha e Buddismo (macrolibrarsi)
– https://en.wikipedia.org/wiki/David_Loy