Una perla di saggezza buddhista da non dimenticare mai: in senso assoluto esistono solo nomi e forme, ma il mistero che essi esprimono, idee come “io” e “io sono” non sono affatto assoluti.
Proprio come la parola “carro” è solo un nome che definisce in che modo un asse, delle ruote, stanghe e tavole sono assemblati insieme con certe relazioni tra loro, ma in queste medesime parti, se prese separatamente, non è ravvisabile alcun carro in senso assoluto;
come la parola “casa” è solo un nome che definisce in che modo il legno e altri materiali sono stati montati con certe relazioni tra loro in uno spazio determinato, ma in questi stessi materiali, se presi separatamente, non è ravvisabile alcuna casa in senso assoluto; come la parola “pugno” è solo un nome per definire la momentanea relativa posizione tra il pollice e le altre dita della mano e come la parola “albero” è solo un nome che definisce l’insieme di tronco, rami, frasche, foglie ecc., ma in senso assoluto non esistono alcun pugno né alcun albero; esattamente nello stesso modo le parole “essere vivente” e “persona” non sono che nomi per definire il modo in cui il corpo, le sensazioni, le percezioni e la coscienza sono assemblati e in relazione tra loro, ma in questi stessi elementi dell’essere, se presi separatamente, non è ravvisabile in senso assoluto alcun essere o persona. In senso assoluto esistono solo nomi e forme e il mistero che essi esprimono. Idee come “io” e “io sono” non sono affatto assoluti.
Visuddhi Magga