Qual è la realtà? Quella che colgono i miei sensi o un’altra? Quante volte scrivendo o conversando usiamo locuzioni come: irrealtà, realmente, realisticamente. Le usiamo per sottolineare l’oggettività di uno stato o di una situazione in contrapposizione alla soggettività di un’idea, una tesi o un punto di vista. Abbiamo sempre equiparato o equipariamo la realtà interna o esterna a noi a qualcosa di obbiettivo valido in assoluto … L’etimologia di realtà è latina, res, ovvero cosa tangibile … Tuttavia, è questa la realtà? Me lo chiedo perché c’è un’altra fisica, la fisica dei quanti che mi offre un’altra idea di realtà. Mi dice che la realtà è discontinua, niente affatto lineare, anzi procede a salti. … se la realtà è una possibilità della coscienza allora mi chiedo: come posso cambiarla, anzi migliorarla? … Siamo soltanto unità biologiche o qualcosa di più? Se il cervello è soltanto l’organo motore del corpo chi è che guida? … (Alberto Lori)
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