Shamatha è in realtà la mente che rimane unidiretta su un oggetto, in modo che non sorgano troppi pensieri e la mente divenga ben stabile e calma. La mente resta in pace, perciò shamatha vuol dire ‘essere in pace’. Ma, mantenere semplicemente la mente univoca non è una meditazione completa perché, nel vero shamatha, l’oggetto che deve essere focalizzato dovrebbe essere qualcosa di positivo.
Un oggetto negativo porterebbe sicuramente a creare pensieri passionali, aggressivi, ovvero l’ignoranza che sorgerebbe nella mente causerebbe l’incapacità della stessa mente a restare calma sullo stesso oggetto. Restando su qualcosa di genuinamente positivo, si permette alla mente di restare in pace. Shamatha è lo stato che previene il sorgere di così tanti pensieri, però non si dovrebbe pensare che esso sia uno stato di non-pensiero – come se si fosse una pietra. La meditazione shamatha non è così. Nella meditazione shamatha la mente è davvero calma e stabile ed è anche assai chiara, cosicché può distinguere e discriminare tra tutti i fenomeni e vedere ogni cosa in modo molto distinto. Questa chiarezza è chiamata ‘vipashyana’ o ‘insight’- visione interna, e viene sviluppata grazie a shamatha.
– Etimologia –
La parola Sanscrita ‘Shamatha’ fu tradotta in Tibetano col termine ‘Shiné’, che è letteralmente la traduzione delle due sillabe ‘sha-ma’ in ‘shi-wa’ (cioè: pace) e la sillaba ‘tha’ in ‘né-pa’ (che significa stabilità, o stasi). Nel contesto, tutto ciò significa che quando la mente è sopraffatta dai pensieri di rabbia, tristezza, rincrescimento o brama, essa è totalmente distratta. Ma in shamatha la mente è molto rilassata e a suo agio, senza difficoltà o avversione. La mente è ferma e pertanto questo è uno stato di pace. Dunque la mente non è coinvolta in attività forzata o in disagi, ma è stabile in uno stato di pace spontanea. Vi sono diversi tipi di samadhi o stati meditativi, ma la meditazione shamatha è la base di tutti gli stati meditativi in cui la mente è uniformemente stabilizzata e rimane completamente focalizzata su un oggetto di meditazione.
Da: Meditazione Shamata e Vipassana – Un Commentario del Settimo Capitolo del testo “Il Tesoro della Conoscenza” di Jamgon Kongtrul, il Grande – Del Venerabile Kenchen Thrangu Rimpoche – Traduzione di Alberto Mengoni (centronirvana)
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