Non si tratta di storie – Satyananda, Padre Hugo Lassalle, Anthony De Mello – sulla meditazione, ma ne richiamano i temi, cioè la prospettiva spirituale che ne discende, la consapevolezza che si conquista, la compassione da cui si è, verosimilmente, gratificati.
Per spiegare la potenza della mente Satyananda racconta una storia:
“Una volta un viandante arrivo’ sotto l’albero dei desideri. Era molto stanco e penso’ che gli sarebbe piaciuto bere, ed ecco che ai suoi piedi comparve un ruscello fresco, bevve e penso’ che adesso aveva fame, ed ecco davanti a lui una tavola imbandita. Mangio’ ed ebbe sonno. Ed apparve per lui un magnifico letto. Sdraiandosi ebbe un brivido di paura e penso’: “Sta per venire la notte, potrebbero arrivare le tigri a divorarmi”. E cosi’ infatti accadde.”
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Padre Hugo Lassalle, gesuita e maestro Zen, morto ultranoventenne nel 1991, diceva che stiamo facendo un salto evolutivo pari a quello che porto’ dalla scimmia all’uomo, cioe’ un passaggio dagli istinti egoici e dalla razionalita’ fredda allo spiritualismo umanitario e compartecipe illuminato dell’amore e reso consapevole dall’intuizione.
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Un giovane andò a visitare un grande maestro sufi ed esclamò: “Maestro, la mia fiducia in Dio è così grande che non ho neppure legato il mio cammello, fuori. L’ho affidato alla provvidenza di Dio. Se ne occupi lui!”.
Il maestro replicò: “Esci subito e lega a un palo il tuo cammello, tonto! Non bisogna scomodare Dio per qualcosa che tu stesso puoi fare”. (Antony De Mello)
Mi ricordo di un rabbino che servì fedelmente Dio per tutta la vita. Un giorno disse a Dio: “Signore, ho devotamente adorato e obbedito alla legge. Sono stato un buon giudeo, ma ora sono vecchio e ho bisogno di aiuto: Signore, fammi vincere la lotteria, per trascorrere una vecchiaia serena!”.
Pregò, pregò, pregò…
Passarono due settimane, due mesi, tre, cinque, un anno; dopo tre anni l’uomo, disperato, gridò: “Dio, fa’ qualcosa”.
E Dio replicò: “Fa’ qualcosa tu! Compra almeno il biglietto!”. (Antony De Mello)
Meister Eckhart, un grande mistico tedesco, ebbe a dire: “Dovete preoccuparvi meno di ciò che dovete fare e pensare più a ciò che dovete essere. Verrai giudicato in base non a ciò che fai, ma a ciò che sei”. (Antony De Mello)
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