Il “Doha”, canzone contemplativa, (un vero e proprio invito alla meditazione – ndr) del glorioso eremita Saraha dice:
Oh, lascia che la mente osservi sè stessa senza distrazioni!
Se raggiungerai la tua realizzazione, anche la mente distratta sorgerà come Mahamudra.
Questo è lo stato della grande beatitudine, nel quale i segni si manifestano spontaneamente.
Non fare altro, non prestare attenzione a nulla di esterno, resta semplicemente attento alla tua mente. Realizzando la sua natura essenziale, anche la mente distratta sorgerà come Mahamudra.
Questo stato di grande beatitudine è libero da ogni colpa, inclusa la colpa dell’ignoranza, rendendosi, in questo modo, equivalente allo stato di onniscienza proprio del risveglio spirituale.
Questa, è correlata all’affermazione secondo la quale liberando un pensiero, li si liberano tutti; penetrare in un pensiero, significa penetrare in tutti i pensieri.
Nel momento in cui si dimora in questo stato di consapevolezza, non ci sono più pensieri, né discriminazioni.
Attraverso la realizzazione della natura della tua mente, saggerai il gusto unico di Samsara e Nirvana.
(Traduzione di Antonio Nuzzo)
… from Naked Awareness: Practical Instructions on the Union of Mahamudra and Dzogchen by Karma Chagme, commentary by Gyatrul Rinpoche, translated by B. Alan Wallace, edited by Lindy Steele & B. Alan Wallace, published by Snow Lion Publications
– Fonte: mondobuddhista (blog)