Per la prima volta in Italia viene pubblicato Autobiografia di uno yogi recuperando la versione originale, di cui Yogananda (insigne maestro di Yoga e di meditazione) aveva curato personalmente la pubblicazione.
Il testo, uno dei primi a far conoscere la filosofia vedica e la spiritualità indiana in Occidente, narra la storia dello yogi Paramahansa Yogananda, nato con il nome di Mukunda Lal Gosh a Gorakhpur, in India, il 5 gennaio 1893. Yogananda lavorò alla sua opera per venticinque anni per trasmettere al meglio la propria avventura spirituale, la propria formazione con i suoi predecessori spirituali alla ricerca della pace interiore e della consapevolezza.
All’età di 17 anni Yogananda divenne discepolo del grande maestro Swami Yukteswar Giri.
Successivamente fondò la Self-Realization Fellowship per promuovere l’armonia e la pace fra le diverse nazioni, i popoli e le religioni del mondo. Tenne diverse conferenze e lezioni sulla realizzazione del Sé in tutti gli Stati Uniti, ricevendo una straordinaria accoglienza di pubblico. Fu il primo a divulgare in Occidente lo yoga e a far conoscere nella sua autobiografia il kriya yoga, capace di accelerare l’evoluzione spirituale e generare un profondo stato di tranquillità; una forma mistica del pranayama, ossia il controllo dell’energia respiratoria.
Paramahansa Yogananda arrivò a essere riconosciuto come una delle personalità spirituali più illustri del nostro tempo. La sua Autobiografia di uno yogi è inclusa nella lista dei migliori libri spirituali del XX secolo, è stata tradotta in 18 lingue ed è considerata in tutto il mondo come un’opera classica della letteratura religiosa. Profondamente ispiratrice, quest’opera è ricca di personaggi straordinari, uno dei quali è il narratore stesso. Nel libro, Yogananda narra gli incontri con numerosi celebri personaggi del tempo, dalla mistica tedesca Therese Neumann alla santa Ananda Moyi Ma, dal Mahatma Gandhi al poeta Rabindranath Tagore, dallo scienziato Luther Burbank al Premio Nobel Raman.
Yogananda insegnò in Occidente una spiritualità pratica, tecniche basate sulla ricerca della Autoconsapevolezza e della scoperta del Sé, metodi per aumentare il flusso di energia vitale nel corpo, per armonizzare corpo e mente con anima e spirito, e per entrare negli stati più alti della consapevolezza spirituale, che egli chiamò Supercoscienza.
“Sciogliendo il legame del respiro che incatena l’anima al corpo, il Kriya prolunga la vita ed espande la coscienza all’Infinito. Il metodo yogico supera l’eterna lotta esistente tra la mente e i sensi legati alla materia, e rende il devoto libero di rientrare in possesso della propria eredità del regno eterno.” Paramhansa Yogananda