A volte, dopo un certo periodo di meditazione, hai l’impressione che le tue conoscenze si siano ampliate, ma di fatto, per lo meno rispetto alla situazione precedente, non è cambiato nulla. Non sei affatto più dotto, e nemmeno più sapiente. Cosa dicono gli insegnanti spirituali (Sri Aurobindo, Satprem, Nisargadatta Maharaj, A. H. Almaas, Osho) riguardo il non-sapere?
Sri Aurobindo, riferendosi alla mente illuminata:
“Si è in uno stato di verità indicibile, senza capirvi nulla – semplicemente è”.(Satprem. Sri Aurobindo. L’avventura della coscienza)
Quando la coscienza si fonde in se stessa, questo è il samadhi. Quando non si conosce nulla – e non si sa nemmeno di non conoscere – quello è il samadhi. (Nisargadatta Maharaj. Prima della coscienza. Ultime conversazioni con Sri Nisargadatta Maharaj. A cura di Jean Dunn. Il Punto d’Incontro. Vicenza. 1991).
E poi Osho:
Questo è il massimo paradosso del misticismo: con il non-conoscere si arriva a conoscere e con il conoscere lo si perde. Il non-conoscere è superiore a ogni sapere. Le università vi rendono dotti, ma quando entrate nel Buddhafield di un Maestro, entrate in un’anti-università. All’università raccogliete sempre più sapere, informazioni, accumulate. Nell’anti-università di un Maestro disimparate sempre di più… fino al momento in cui non saprete più nulla. (Osho. Teologia Mistica. ECIG. Genova. 1989).
e A. H. Almaas:
Perché sono qui? Dove sto andando? Dobbiamo vedere quanto possiamo essere sinceri con noi stessi quando tentiamo di rispondere a tali domande. Queste due domande sono collegate, cioé, la maggior parte della gente crede che noi siamo qui perché c’è un obiettivo, perché vogliono andare da qualche parte. Dove vuoi andare? Probabilmente credi di saperlo. Credi che io sappia dove tu dovresti andare? E se lo so, posso comunicartelo? Puoi seguirmi? Queste sono domande che non possono avere risposta da parte della mente. Queste sono domande che dovrebbero rimanere come tali. Non provate a dare una risposta semplicemente mentale. Queste domande sono come una fiamma. Se rispondi con la mente spegnerai la fiamma perché la mente non può sapere la risposta a queste domande. Quando rispondi con la mente e credi di sapere, la domanda è andata e non c’è più ricerca. (A .H. Almaas. Being and the Meaning of Life (Diamond Heart Book Three). Diamond Books. Berkeley. 1990. p. 1)
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– Le citazioni sono tratte da indranet.org/not-knowing