Uno dei miei approcci preferiti alla meditazione è rammentare, innanzitutto, che la prospettiva secondo cui osserviamo il mondo, l’ambiente, tutto ciò che ci circonda non è la medesima per tutti. Lo stesso vale per la consapevolezza soggettiva, ragion per cui se vogliamo rallentare il dialogo interiore dobbiamo superare rapidamente l’importanza che attribuiamo alle apparenze e procedere dritti come una freccia scoccata senza pensare verso un bersaglio che in realtà non esiste. Chiaro?
Comincia, dunque, con l’osservare senza esprimere giudizi. In questo momento non importa affatto cos’è accaduto ieri, cos’è che accadrà tra un istante. Ciò che conta nella meditazione odierna è soffermarsi su quello che avviene nel momento stesso in cui ti predisponi a osservare. Procedendo così persino i cuori più aridi si trasformeranno in una fonte d’inesauribile gioia. E mentre i sentimenti più turbolenti che equivalgono ai marosi dell’animo lottano per imporsi gli uni rispetto agli altri, la tensione scema …