Secondo lo spirito Zen – pratica di meditazione – comporre un haiku o dipingere un acquerello non è un’esperienza estetica, ma spirituale, per cui l’essere si realizza appieno solo trasmutandosi in un tutt’uno con l’universo, senza separazione tra io e non-io. Occorre annullare il proprio pensiero logico: un haiku è profondo, quanto più penetra in tale processo. L’haiku diventa così mezzo di meditazione per arrivare alla verità essenziale.
Allora la differenza concettuale tra materiale e spirituale sparirà. Di questa stessa energia che è alla base dell’Universo partecipa il regno minerale, vegetale, animale, in gradi diversi di energia e consapevolezza. Gli haiku tradizionali non hanno alcun titolo.
Esempi di haiku – Periodo Edo
Matsuo Basho
Nel vecchio stagno
una rana si tuffa.
Rumore d’acqua.
Stanco:
entrando in una locanda
fiori di glicine.
Yosa Buson
Il pruno bianco
ritorna secco.
Notte di luna.
Tornando a vederli
i fiori di ciliegio, la sera,
son divenuti frutti.
Kobayashi Issa
In questo mondo
anche la vita della farfalla
è frenetica
Ero soltanto.
Ero.
Cadeva la neve.
Esempi di haiku moderni
Jack Kerouac
Gli uccelli cantano
nel buio.
– Alba piovosa.
(Birds singing in the dark – Rainy dawn.)
Jorge Luis Borges
La luna nuova.
Lei pure la guarda
da un’altra porta.
(La luna nueva. Ella también la mira desde otra puerta.)