Cos’è la meditazione se non rallentare i propri ritmi più compulsivi per concedersi delle pause di sano e ritemprante risposo? Prendere le distanze dall’alienazione del tran-tran quotidiano che impone una spirale d’impegni che si ritorce inevitabilmente su se stessa. Riappropriarsi della dimensione umana ricominciando a vivere attimo per attimo con maggiore consapevolezza.
«Dallo slow food allo slow foot, 24 ore per rilanciare la filosofia del rallentare. “Go slow be happy”, quest’anno per la Quinta Giornata mondiale della lentezza il tema è “ambiziosi e altruisti”. Ambiziosi nel cambiare e nel pensare che cambiare si può. Tutto o quasi nasce da Jórrgen Larsson con il suo o “downshifting” (“filosofia del rallentare”). Una vera rivoluzione copernicana per rimediare alla follia dell’efficientismo senza sosta, riscoprendo il piacere del vivere lento: dalla vita, al cibo, dalle relazioni al lavoro. …
I Maya, invece pensavano che in ognuno di noi ci fossero due orologi: quello del tempo e quello del cuore. Per il 28 Febbraio quindi: niente nevrosi da traffico, niente stress da lavoro, niente ansia e soprattutto tanti buoni propositi. C’è chi gli antidoti li ha gia’ trovati contro la fretta e i ritmi compulsivi scegliendo: lo slow life, oppure lo slow foot, il camminare lento, o il deep walking per approfondire gli aspetti terapeutici del camminare, oppure scegliendo le camminate consapevoli, o i cammini meditativi lungo le vie dei pellegrini. … leggi tutto …»
– Cammini slow da meditazione
– Meditazione zen tra i ciliegi in fiore
– Deep walking in Sardegna
– Slow food, tra le le malghe
– Itinerari slow, nei vecchi caffè di Praga
– http://www.vivereconlentezza.it