L’effetto della preghiera di massa e della meditazione. I gruppi che svolgevano preghiera e meditazione provocarono un effetto diretto, osservabile e misurabile sul comportamento umano”. Braden ha fatto molte ricerche sulla preghiera e sulla meditazione, non solo ricorrendo a testi profetici, specialmente di derivazione essena, ma anche recandosi nei santuari del Tibet. Durante la visita in Tibet, gli fu rivelato che l’essenza della preghiera consisteva nel sentimento. il sentimento, dice Braden, “è la chiave della meditazione.
«Lo scienziato e ricercatore Gregg Braden, nei suoi libri “L’effetto Isaia” e “La scienza perduta della preghiera“, parla di una vera e propria tecnologia della preghiera capace di intervenire sulla realtà modificandola. Braden dice: “Alla fine degli anni ’80, l’effetto della preghiera di massa e della meditazione fu documentato attraverso alcuni studi svolti nelle maggiori città, in cui il numero di crimini gravi diminuì notevolmente grazie a continue veglie per la pace, tenute da persone appositamente formate. Gli studi hanno escluso la possibilità di ‘coincidenze’ causate da cicli naturali, cambiamenti nelle politiche sociali, o imposizioni di legge.
Quando uno stato di calma e di pace veniva a stabilirsi all’interno dei gruppi di sperimentazione, gli effetti dei loro sforzi venivano percepiti al di fuori delle stanze e degli edifici che quelle persone occupavano. Attraverso una rete invisibile, apparentemente capace di penetrare nei sistemi di credenze, nelle organizzazioni e nei vari strati sociali delle aree cittadine più decadenti, una scelta di pace fatta da pochi individui riusciva a toccare le vite di molti. I gruppi che svolgevano preghiera e meditazione provocarono un effetto diretto, osservabile e misurabile sul comportamento umano”.
Braden ha fatto molte ricerche sulla preghiera e sulla meditazione, non solo ricorrendo a testi profetici, specialmente di derivazione essena, ma anche recandosi nei santuari del Tibet, perché si dice che gli Esseni si fossero rifugiati in quella terra, e quindi qualcosa delle loro tradizioni sarebbe dovuto rimanere nei costumi degli antichi monasteri. Durante la visita in Tibet, gli fu rivelato che l’essenza della preghiera consisteva nel sentimento. Potevano anche non esserci parole nella preghiera efficace ed efficiente, ma se vi erano, quelle parole dovevano suscitare un sincero sentimento, un’emozione.
Riprendendo i testi esseni, Braden trova che emozione, pensiero e sentimento sono le chiavi della tecnologia della preghiera e che all’interno di noi stessi dobbiamo sperimentare, sentire ciò che vogliamo realizzare all’esterno; e questo dobbiamo sentirlo nel corpo, nei pensieri e nei sentimenti. Possiamo dare solo ciò che abbiamo, possiamo espandere fuori di noi ciò che siamo. Ciò che vogliamo deve realizzarsi contemporaneamente nel pensiero, nel sentimento e nel corpo. Il pensiero e l’emozione, prima devono essere considerati separatamente e poi riuniti perché il pensiero deve essere il sistema di guida che indirizza le nostre emozioni.
Il pensiero, anche sotto forma di immaginazione e visualizzazione, determina dove dirigere l’attenzione e l’emozione. L’emozione è l’energia che ci fa percorrere la direzione voluta, è “la fonte di potere”.
Per Braden, all’estremo esistono solo due emozioni: l’amore e la sua mancanza, spesso identificata con la paura. Il sentimento è l’unione di pensiero ed emozione, infatti per provare un sentimento dobbiamo avere un’idea e un’emozione. Ora, il sentimento, dice Braden, “è la chiave della meditazione, perché la creazione risponde al mondo del sentire umano”.
Gregg Braden nel suo libro “L’effetto Isaia” parla della tecnologia della meditazione e dice: “Alcuni studi recenti sugli effetti della meditazione danno nuove credibilità ad antiche affermazioni, secondo cui possiamo ‘fare qualcosa’ contro gli orrori del nostro mondo, sia presente che futuro. Gli studi forniscono un crescente corpus di prove del fatto che le preghiere focalizzate, specialmente se svolte su larga scala, hanno un effetto prevedibile e misurabile sulla qualità della vita nel momento in cui vengono pronunciate. Gli studi documentano variazioni statistiche, relative all’incidenza di particolari crimini e di incidenti automobilistici durante i momenti di meditazione, e mostrano l’esistenza di un rapporto diretto tra meditazione e statistiche. Durante il momento in cui si medita, le statistiche si abbassano. Quando si smette di meditare, le statistiche tornano ai livelli precedenti”.»
– Musica consigliata per meditare
– Libri di Gregg Braden
– L’effetto Isaia – Gregg Braden
– La scienza perduta della preghiera – Gregg Braden
– Fonte facebook