La dipartita del maestro Franco Battiato (18 maggio 2021) ci ha sorpreso. Oramai eravamo abituati a considerarlo una sorta di monumento vivente alla cultura universale di matrice esoterica, un patrimonio della spiritualità tout court più autentica… ed ecco il duro, triste, malinconico, ma nel contempo gioioso e foriero d’innumerevoli e rinnovate promesse, richiamo alla realtà. Ecco, dunque, un esempio di quella poliedrica saggezza a cui, in tante occasioni, ci siamo già ispirati.
L’essenza della sua creatività ha avuto sempre una chiara pulsione mistica. La sua ricerca fondamentale è stata, di continuo, quella dell’Unità (interiore). Il suo approccio basilare alla spiritualità più autentica si avvalse nondimeno della meditazione che praticò regolarmente. A tal proposito, come raccontò a Franco Pulcini nel libro-intervista “Tecnica mista su tappeto“: “La meditazione è uno stato di assoluto rilassamento. Ci sono persone che riescono a fermare anche i pensieri, ma questo non è importante. È invece importante allontanarsi dal circolo meccanico dei pensieri: esserne fuori, osservarli come si osserva un fiume senza farsi trascinare dalla corrente”.
Per ravvivarne, durante questo breve frangente riflessivo, la sua memoria, ascoltiamo “Inneres Auge” – dall’album “Inneres Auge – Il tutto è più della somma delle sue parti” – un brano del 2009 che fa riferimento all’occhio interiore – occhio spirituale; terzo occhio; Ajna, il sesto chakra –, quell’occhio interiore (in tedesco, appunto, inneres auge) che le varie tradizioni mistico-religiose individuano nella ghiandola pineale). Pure in questa occasione lo straordinario Franco Battiato superò se stesso. La spiritualità, la cura, l’attenzione, la consapevolezza e la profondità di questo splendido artista rimarranno impresse nei cuori sollevando dalle ansie che il tempo, l’avvicendarsi di luoghi e stagioni inesorabilmente generano. Un’imperdibile meditazione sui generis.
INNERES AUGE
Come un branco di lupi che scende dagli altipiani ululando
o uno sciame di api accanite divoratrici di petali odoranti
precipitano roteando come massi da altissimi monti in rovina.
Uno dice che male c’è a organizzare feste private
con delle belle ragazze per allietare Primari e Servitori dello Stato?
Non ci siamo capiti
e perché mai dovremmo pagare anche gli extra a dei rincoglioniti?
Che cosa possono le Leggi dove regna soltanto il denaro?
La Giustizia non è altro che una pubblica merce…
di cosa vivrebbero ciarlatani e truffatori
se non avessero moneta sonante da gettare come ami fra la gente.
La linea orizzontale ci spinge verso la materia,
quella verticale verso lo spirito.
Con le palpebre chiuse s’intravede un chiarore
che con il tempo e ci vuole pazienza,
si apre allo sguardo interiore: Inneres Auge, Das Innere Auge.
La linea orizzontale ci spinge verso la materia,
quella verticale verso lo spirito.
Ma quando ritorno in me, sulla mia via,
a leggere e studiare, ascoltando i grandi del passato…
mi basta una sonata di Corelli, perchè mi meravigli del Creato!
– Franco Battiato su Wikipedia
– Battiato.it
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Photo by Sabrina Campagna Live Music Photographer on Foter.com
GRAZIE per questa riflessione