« Due, tre, quattro volte al giorno, noi ci riuniamo per meditare, pregare, cantare insieme… Sono momenti meravigliosi, i migliori della nostra esistenza. Ma forse c’è ancora una cosa che manca: tutte quelle energie e tutti quegli slanci non hanno ricevuto un orientamento, un indirizzo.
Quando volete spedire una lettera, se non scrivete l’indirizzo quella lettera non arriverà mai! Dovete mettere un recapito, e a quel punto, anche se la perdete per strada, qualcuno la troverà e la infilerà nella buca delle lettere. Allo stesso modo, le energie spirituali che proiettiamo devono avere un indirizzo, devono essere concentrate e dirette verso una meta, altrimenti rientrano nel grande serbatoio cosmico dove si disperdono senza produrre grandi risultati.
Sul piano intellettuale, sul piano affettivo e sul piano fisico, tutti esercitano un’attività, ma quell’attività è sparpagliata, non è concentrata in un’unica direzione, e perciò non produce grandi effetti. Per ottenere dei risultati, c’è un solo mezzo: la concentrazione delle energie verso un unico obiettivo. »
(Omraam Mikhael Aivanhov)
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