Quando abbiamo una visione profonda del nostro mondo interiore e di ciò che ci procura felicità, allora comprendiamo gli altri senza parole, intuitivamente, e possiamo sentirci vicini alle altrui esperienze, come se non ci fosse più alcuna barriera a segnare i confini del nostro interesse.
Ci accorgiamo che quando siamo in collera c’è un elemento di dolore nella rabbia, non diverso dalla sofferenza che provano gli altri quando sono irati; quando proviamo amore, c’è una gioia distinta e particolare in quel sentimento; arriviamo a comprendere che si tratta della natura dell’amore stesso e che gli altri esseri, pieni d’amore, sperimentano la stessa gioia.
[ Da: Sharon Salzberg, L’arte rivoluzionaria della gioia ]
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