Un breve racconto di Yogananda – riportato magnificamente dal suo discepolo Kriyananda – in cui vengono esemplificate le straordinarie virtù risananti del raccoglimento spirituale, della contemplazione religiosa, della meditazione.
“Un uomo stava morendo di diabete. I medici gli avevano dato solo tre mesi di vita. Lui decise: “Se mi rimangono solo tre mesi, impieghiamoli nel cercare Dio”.
“Gradualmente si costrinse a meditare per periodi ogni giorno più lunghi. E frattanto pregava continuamente: “Signore, entra in questo tempio in rovina”.
“I tre mesi passarono e lui era ancora vivo. Passò un anno. Continuando la sua intensa preghiera, aumentò gradualmente il suo tempo di meditazione fino a diciotto ore al giorno.
“Passarono due anni.
“Dopo tre anni, improvvisamente una grande luce riempì il suo essere. Cadde nell’estasi. Tornando da questo stato divino, si accorse che il suo corpo era stato risanato.
“‘Signore’ , pregò, “io non ti avevo chiesto la guarigione. Tutto quello che ho chiesto è che venissi a me”.
“E la voce del Signore rispose: “Dove è la mia luce non può esservi l’oscurità”.
“Il santo scrisse allora col dito sulla sabbia: ‘E in questo giorno il Signore entrò nel mio tempio in rovina e lo ricostruì!’”.
– Paramahansa Yogananda (amazon)
– Paramahansa Yogananda (macrolibrarsi)
– Paramahansa Yogananda su Wikipedia
– Aforismi di Yogananda
– Self-Realization Fellowship
– Swami Kriyananda (macrolibrarsi)
– Swami Kriyananda (amazon)
– https://it.wikipedia.org/wiki/Kriyananda