La consapevolezza non può mai essere un oggetto. Non si può percepire come fenomeno. Essere coscientemente coscienti della consapevolezza non è un’azione che si possa compiere!
La visione profonda è semplicemente un aprirsi. Quello che state cercando è già successo. O meglio, non è mai successo: è anteriore a ogni accadimento. E’ già così. Ma c’è un movimento a cui diamo credito, che dice: “Ancora non ho veramente capito”. Prima o poi vi renderete conto che questo io che voleva capire era esso stesso l’ostacolo apparente, perchè creava un senso di separazione.
Uso i concetti per eliminare i vostri, di concetti; quando sia i miei che i vostri si annullano, rimane quello che è già qui e ora, più prossimo del contatto, più intimo dell’intimità. A dire il vero non è nemmeno qualcosa di intimo, perchè l’intimità implica comunque una distanza, mentre la verità non ha distanza. Si cerca con la mente, ma la mente è solo capace di cercare oggetti. Come fa la mente a trovare quello in cui essa stessa appare come un oggetto? Se al momento non capite bene questa cosa, non è un problema. Non c’è bisogno che abbia un senso compiuto. Basta intuirlo. State cercando qualcosa, ma quella cosa è il punto stesso da cui state cercando. Chi lo capisce?
[ Da: Mooji – Fuoco bianco. Intuizioni e insegnamenti di un maestro advaita ]
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