La consapevolezza, la capacita’ di essere presenti, di testimoniare profondamente cio’ che accade nel momento presente, e’ l’inizio dell’illuminazione. Lo stesso si puo’ asserire dello Spirito Santo. I buddhisti affermano che ognuno possiede il seme della consapevolezza nel piu’ profondo strato della sua coscienza, e che la pratica della meditazione aiuta questo seme a manifestarsi. Questo seme della consapevolezza e’ la presenza del Buddha in noi, chiamata Buddhata (natura del Buddha), la natura dell’illuminazione. I cristiani affermano che Dio e’ nel cuore di ciascuno. Si puo’ descrivere lo Spirito Santo come onnipresente nei nostri cuori sotto la forma di un seme. Ogni volta che preghiamo o invochiamo il nome del Signore, quel seme si manifesta come l’energia di Dio. Il Regno di Dio e’ in noi come un seme, un chicco di senape. Se non riusciamo ad accettare questo, perche’ affermiamo che Dio e’ dentro di noi?
Quando il lume e’ acceso iniziamo a vedere le cose dentro di noi e intorno a noi piu’ profondamente. Secondo gli insegnamenti del buddhismo e’ importante avere una visione profonda delle cose e scoprire la loro natura di impermanenza (anitya) e non-se’ (anatman). Impermanenza e non-se’ non sono negativi. Sono le porte che dischiudono la vera natura della realta’. Non sono le cause della nostra pena. E’ la nostra illusione a farci soffrire. Considerando qualcosa che e’ impermanente come permanente, trattando qualcosa che e’ senza se’ come se lo avesse, soffriamo. L’impermanenza equivale al non-se’. Poiche’ i fenomeni sono impermanenti, non posseggono una identita’ permanente. Non-se’ e’ anche vacuita’. Vacuita’ di che cosa?
Vuoto di un se’ permanente. Non-se’ significa anche inter-essere. Poiche’ ogni cosa e’ costituita di ogni altra, nulla puo’ essere da solo. Il non-se’ e’ anche interpenetrazione, perche’ ogni cosa contiene ogni altra. Il non-se’ e’ anche interdipendenza, perche’ questo e’ costituito da quello: ogni cosa dipende dall’essere di tutte le altre. Questa e’ interdipendenza. Nulla puo’ essere da se’. Le cose devono inter-essere con le altre. Questo e’ il non-se’.
(Da: Il buddha vivente. Il Cristo vivente – Thich Nhat Hanh)
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– EsserePace.org – Thich Nhat Hanh