Coraggio vuol dire andare oltre una visione limitata. Nel Sutra del Cuore [uno dei discorsi del Buddha ai suoi discepoli, ndr] si esorta ad andare “oltre”. Andare oltre, «ga-te» in sanscrito, è una negazione precategoriale. Nel sutra il Buddha dice che non c’è nessun occhio, nessun orecchio, nessun suono, nessun odore: nessuna di queste cose.
Quando si sperimenta l’assenza di ego, la solidità della vostra vita e delle vostre percezioni va in pezzi. Ciò può essere molto deprimente o molto ispirante, in termini di shunyata, ovvero di comprensione buddista della vacuità. Molto semplicemente, è una negazione di base. È una vera espressione di coraggio. Nel modo buddista di vedere le cose, l’assenza di ego è preesistente, “oltre” i nostri preconcetti. Nello stato di assenza dell’ego tutto è molto semplice e chiaro. Quando cerchiamo di completare la chiarezza originaria dell’assenza di ego mettendoci sopra molte altre cose, quelle cose ne oscurano la luminosità originale, e diventano ostacoli e velature.
(Saggezza buddista – “Oltre” – Chogyam Trungpa, “La conquista della paura”)
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