“Osserva in modo nudo (privo di concetti, ideazioni) questo pensare e troverai la consapevolezza presente, proprio dove sei. Perché continuare a inseguire i pensieri, che non sono che increspature della consapevolezza presente? Piuttosto guarda direttamente nella natura nuda, vuota dei pensieri; allora non c’è dualità, non c’è nessun osservatore né nulla da venir osservato.
Rimani quieto in questa consapevolezza presente, trasparente, non-duale. Sentiti a casa nello stato naturale di presenza pura, un essere senza fare nulla di particolare. La consapevolezza presente è vuota, aperta e luminosa; non è una sostanza concreta ma neppure nulla. Vuota eppure perfettamente conoscente, luminosa, consapevole.
[…]
Non coltivare nient’altro.
Non c’è altro da fare o da disfare.
Lascia che rimanga in modo naturale.
Non rovinarla manipolandola, controllandola,
giocandoci e preoccupandoti se hai torto o ragione
o se stai avendo una buona o cattiva meditazione.
Lasciala così com’è e dimora quieto nel tuo cuore-mente.
La suprema luminosità del Dharmakaya, la verità assoluta,
non è altro che la natura stessa di questa mente ordinaria naturale.
Non cercare il Buddha da nessun’altra parte.
Non è altro che la natura della consapevolezza attuale.
Questo è il Buddha interiore“.