Il silenzio è un’arte da apprendere. “Il silenzio è una grande cerimonia”, dicevano i monaci dei primi secoli cristiani. E Gandhi notava che “il silenzio apre una via”. Qui, è chiaro, non si tratta più del banale silenzio che consiste soltanto nel tacere. Lo diceva bene S. Basilio il grande: “La vera ricerca del silenzio è l’inizio del cambiamento dell’anima”. Possiamo dire che il silenzio scava. Il silenzio prende le distanze dal chiacchiericcio inconcludente.
Per i Massoni il silenzio è una pausa fra due catene di pensieri. La mente corre incessante. Tutta la tradizione, occidentale e orientale, ha sviluppato perciò tecniche capaci di calmare la frenetica attività della mente, di creare qualche momento di silenzio mentale. E’ probabile che alcuni apprendisti abbiano praticato la meditazione e che altri, invece, non ne abbiano mai sentito parlare. Qui ci basta dire che la meditazione silenziosa, o vuoto mentale, esiste in varie discipline ed istituzioni. Se adesso parliamo del silenzio mentale, è soltanto per additare qualcosa che si collega al silenzio dell’apprendista.
Il silenzio mentale, comunque, di solito non è fine a se tesso, ma prelude all’accoglienza di una sola immagine, o di una sola idea, che il meditante riesce a sviluppare fino all’estremo. Del pari il silenzio dell’apprendista è punto di partenza per ulteriori lavori. Lo dice bene il poeta Gibran : “Solo quando bevete al fiume del silenzio, potete cantar davvero”. Risulta intanto ben chiaro che senza il lavoro attivo dell’apprendista il silenzio effettivo non si verifica. L’apprendista può restare muto, ma non per questo in silenzio. Potrebbe distrarsi, seguire concatenazioni mentali infinite e profane. Mentre ascolta i fratelli, potrebbe formulare risposte. Potrebbe pensare : “Ah, se potessi parlare! Gli direi così e così, perché di questo argomento io si che me ne intendo”. Ma se pensasse risposte, giudizi, valutazioni, approvazioni o disapprovazioni, l’apprendista avrebbe sprecato il suo silenzio. Sarebbe un silenzio impaziente, iroso, logorante. Invece l’apprendista si arricchisce nel silenzio se riesce ad ottenere un calmo silenzio interiore.