Il Brahman è indivisibile e puro; realizza il Brahman e va’ oltre tutto il cambiamento. È immanente e trascendente; realizzandolo, i saggi raggiungono la libertà e dichiarano che non ci sono menti separate. Essi non hanno realizzato altro che ciò che sono da sempre. (Amritabindu Upanishad)
I Veda paragonano il creato a una ragnatela, che il ragno tesse e poi vi si accomoda dentro. Il Brahman è sia il contenitore dell’universo sia ciò che vi è contenuto. (Ramakrishna)
Libero da egoismo, aggressività, arroganza, rabbia e dal desiderio di possedere persone o cose, – il saggio – è in pace con se stesso e gli altri ed entra nello stato di unione. Unito al Brahman, sempre gioioso, fuori dalla portata del desiderio e del dispiacere, ha lo stesso riguardo per ogni creatura vivente. (Bhagavad Gita XVIII, 53-54)
Il fuoco è la sua testa, il sole e la luna i suoi occhi, il cielo i suoi orecchi, le Scritture la sua voce, l’aria il suo alito, l’universo il suo cuore e la terra il suo poggiapiedi. Il Brahman è la più intima natura di tutti. (Il Brahman – Mundaka Upanishad)