Un breve racconto di Omraam Mikhael Aivanhov. “In un convento, c’era una volta un bravo monaco che beveva, beveva: il livello del vino nelle botti si abbassava ogni giorno a vista d’occhio. Un po’ brillo, ovviamente, diceva tutte le sere la sua preghiera chiedendo perdono a Dio; dopo di che, rasserenato, si addormentava tranquillamente, e l’indomani ricominciava.
Questo andò avanti per anni… Ora avvenne che una sera si dimenticò della preghiera. Ed ecco che durante la notte sentì che qualcuno lo scuoteva dicendogli: “Ehi, non hai detto la tua preghiera questa sera. Su, in piedi, sbrigati, devi pregare!” Lui si sveglia, si strofina gli occhi, e chi vede? Il diavolo! Sì, era il diavolo che lo svegliava, era lui che lo spingeva a pregare tutte le sere. Perché? Per impedirgli di correggersi. Poiché il monaco diceva le sue preghiere chiedendo perdono al Cielo, aveva la coscienza tranquilla, e il giorno dopo ricominciava a bere, per la più grande gioia del diavolo. La storia racconta che quando lo capì, il monaco fu talmente spaventato che rinunciò per sempre al bere.”
(Omraam Mikhael Aivanhov)
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