“Credo alla reincarnazione. Quando una energia entra nel feto di una donna, comincia la vita. E io ricordo perfettamente la mia entrata”.
“In cosa credo? Nelle forze del bene e del male, nel bisogno dell’anima di sollevarsi oltre le ombre, credo nella reincarnazione, nella conoscenza”.
«Gli uomini si reincarnano negli animali e quando vedo cani e gatti per strada soffro. In una delle mie vite precedenti io sono stato una donna d’inizio Novecento».
“Io credo nella reincarnazione, come professano i buddisti e sono assolutamente convinto di essermi più volte reincarnato: ho anche vividi e forti ricordi delle mie vite precedenti. Ma questo non significa rinnegare la religione cristiana nel cui ambito culturale naturalmente mi sono formato essendo nato in Italia e in una famiglia cattolica. Non si tratta di un tradimento, perché i due credi religiosi sono complementari tra loro e si intersecano senza esclusione”.
«Se una persona ha un minimo di sensibilità, come fa a dire che veniamo dalle scimmie? Brutto cretino!, dico io: le scimmie sono loro stesse esseri umani messi lì per un motivo. Quando tu ti comporti in modo tremendo, quando ammazzi qualcuno, poi rinasci come insetto, serpente o un altro animale… Ecco perché cammino per strada facendo attenzione a non calpestare neppure le formiche».
«Per capire i mondi paralleli e gli scenari che raccontava Giordano Bruno nel ‘500 abbiamo dovuto aspettare che arrivasse Einstein a illuminarci. Così è per l’aldilà. La morte e la reincarnazione sono fenomeni impossibili da capire? Solo perché noi siamo esseri inferiori che vivono in una cantina anziché in un Impero».
«Come scrisse Rumi: “Io non sono musulmano, né induista né cattolico. Non credo né al cielo né alla terra”. Dopo un certo numero di esistenze (credo nella reincarnazione) si spera di entrare nel mondo del non ritorno».
Le domande esistenziali a 7 anni.
«Sì. Questo significa che venivo da una reincarnazione precedente. Era impossibile, sennò».
In Testamento il tema della reincarnazione punta di sfuggita a quella che suona come una frecciata all’ortodossia cattolica:
«È vero, in una strofa canto che “Cristo nei Vangeli parla di reincarnazione”, ma sia chiaro: non mi invento nulla. È anzi un argomento che nei Vangeli viene trattato in maniera limpida e tutt’altro che sibillina. Mi è capitato persino di discuterne con dei prelati ma la loro reazione solitamente è: “Sono temi delicati”. Delicati? Ma insomma, basta saper leggere!».
Nel testo dice: «Cristo nei Vangeli parla di reincarnazione».
“Vero, anche se la Chiesa non accetta di parlarne. Quante volte qualcuno di loro mi ha detto: «Sa, sono temi delicati». «In che senso?» ho risposto. Vede, io credo che dopo quest’esistenza ce ne sia un’altra, e poi un’altra ancora. E mi preparo ogni giorno alla morte come fanno i tibetani, che ogni sera prima di coricarsi girano la ciotola del cibo, vuota, e pensano: «Potrebbe non servirmi più»”.
Sarebbe pronto a morire in questo momento?
“Mi ci sto preparando seriamente. È un passaggio, proprio come la nascita. E se hai imparato a dominare un po’ l’ego, il passaggio è meno spiacevole; a ogni reincarnazione corrisponde un destino migliore. Quel che facciamo in questa vita presente si riverbera sulle successive: perciò c’è chi si reincarna in uno scarafaggio, o in un serpente”.
Tu quindi credi nel ciclo della reincarnazione…
«Senza ombra di dubbio. E credo anche nell’assunto della dottrina buddista volto a sostenere come un uomo che abbia compiuto del male in questa dimensione arrivi a reincarnarsi in esseri inferiori: un bruco ad esempio. Questo ci deve anche condurre al rispetto di ogni forma animata, perché in essa c’è la traccia del divino e del suo decreto evolutivo insito in ogni essere».
«Questo disco (Apriti Sesamo) viene da zone più alte delle mie, sono un mezzo fra chi crede nella morte e chi nella reincarnazione che avverrà secondo i propri comportamenti. Se leggi Platone, scopri che lui e i tibetani dicono la stessa cosa. Nel 1970 ho cominciato a meditare con veemenza selvaggia, nei mesi e negli anni ho scoperto che avrei potuto fare un viaggio all’interno del mio corpo. Per “Testamento“, tra l’altro, mi sono alzato a scrivere alle 3 di notte: mi era venuta un’idea. Di solito non lo faccio, mi giro dall’altra parte».
Lei canta proprio «Cristo nei Vangeli parla di reincarnazione».
«Ad un incontro con giovani sacerdoti cui ero stato invitato, si presentarono anche tre monsignori. “Lo sapete che Cristo nei Vangeli ufficiali parla di reincarnazione?” chiesi. E loro: “Sono cose delicate”. Anche un cardinale con cui viaggiavo in aereo mi commentò “E’ vero, ma son cose allegoriche”. In realtà Cristo dice “Rinascerete nel ventre di una donna”. E’ allegoria, questa?».
“Il teologo Origene di Alessandria credeva nella reincarnazione, questo la Chiesa non l’ha mai considerato. Anche Cristo ne parlava ai suoi apostoli, se ne parla nel Vangelo secondo Matteo. Perché non lo dicono? Perderebbero tutto il potere“.
«La maggioranza degli esseri umani non si rende conto di avere un’anima, ascolta solo il proprio corpo. Ma di notte, e non mentre dormiamo, usciamo tutti dal corpo e compiamo viaggi astrali. Quando “rientriamo” si sente proprio il rumore della nostra povera carne morta che riaccoglie l’anima. Più volte ho avuto esperienze piacevolissime di presenze davanti agli occhi. La reincarnazione? Non ci credo più. [Ha cambiato idea negli ultimi anni. E’ stato, comunque, riportato ugualmente quello che aveva dichiarato negli anni sulla reincarnazione – ndr] È una sciocchezza da buddisti. La dimensione spirituale ti conduce alla fine del Tutto. Al punto di non ritorno. E io non vedo l’ora!».
(Da: Il pensiero di Franco Battiato)
– Franco Battiato (amazon)
– Franco Battiato (macrolibrarsi)
– https://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Battiato
– https://www.facebook.com/ilpensierodifrancobattiato