“Concediti un attimo di tranquillità e comprenderai quanto tutto il tuo agitarti sia inutile. Impara a rimanere in silenzio e ti accorgerai di aver parlato troppo. Sii gentile e ti renderai conti di aver giudicato gli altri con eccessiva severità.” (Antico proverbio cinese)
“Vedere il mondo in un granello di sabbia, il cielo in un fiore di campo, tenere l’infinito nel palmo della mano e l’eternità in un istante.” (William Blake)
“La mente e i libri funzionano solo se sono aperti.” (Sir James Dewar, fisico)
“Se sei convinto di essere naturalmente predisposto a mangiar carne, prova anzitutto ad uccidere tu stesso l’animale che vuoi mangiare. Ma ammazzalo tu in persona, con le tue mani, senza ricorrere a un coltello, a un bastone, a una scure. Fa come i lupi, gli orsi, i leoni, che ammazzano da sé quanto mangiano”. (Plutarco).
“Farsi primavera significa accettare il rischio dell’inverno. Farsi presenza significa accettare il rischio dell’assenza”. (Antoine de Saint-Exupéry).
“E’ preferibile essere disprezzati per la propria spontaneità che tormentati da una continua, soffocante finzione”. (Seneca)
Cesare Pavese diceva: quattro chiodi fanno una croce, ma quando i chiodi sono una serie infinita diventano zero.
“Non appena la vostra mente diventa inquieta, scuotetela con la volontà e ordinatele di calmarsi. Non affannatevi per nessuna cosa. Ricordate che tutte le volte in cui siete preoccupati, rafforzate i legami dell’illusione.” (Paramahansa Yogananda)
“La regola secondo me è: quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c’è più speranza. È difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all’erta.” (Tiziano Terzani “La fine è il mio inizio”)
«Quando facciamo una pausa e ci permettiamo di tirare profondamente il fiato, possiamo sperimentare un istantaneo sollievo. Improvvisamente, rallentiamo, e c’è il mondo» (Pema Chodron).
“Lahiri Mahasaya (il Maestro del Maestro di Paramahansa Yogananda) soleva dire ai suoi discepoli: ” Banat, banat, ban jai! (facendo, facendo, un giorno sarà fatto!)” (Paramahansa Yogananda)