C’era una volta un re che passando in una foresta con tutto il suo seguito in armi e salmerie, incontrò un uomo nudo senza nemmeno un pezzo di stoffa a coprirlo, sdraiato per terra con una gamba accavallata sull’altra. L’uomo stava ridendo, in apparenza supremamente felice in pace con sé stesso e con il mondo.
Il re fu colpito dalla felicità dell’uomo e mandò ad interrogarlo. Ma quando gli araldi lo avvicinarono con il messaggio del re, non li notò e continuò nella sua ascetica beatitudine. Appena lo seppe, il re gli si presentò di persona, ma ancora non ricevette alcuna attenzione. Questo convinse il re di avere che fare non con un uomo comune e gli chiese: «Signore, voi vi mostrate estremamente felice; possiamo conoscere il segreto di questa felicità e da quale Maestro l’avere appresa?». L’asceta rispose: «Ho avuto ventiquattro Maestri. Tutto, questo corpo, la terra, gli uccelli, alcuni strumenti, alcune persone, tutto mi ha insegnato. Tutte le cose del mondo possono essere considerate sia buone che cattive. Le buone insegnano cosa cercare, le cattive cosa evitare!». L’asceta era Dattatreya, l’avadhuta.
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– http://it.wikipedia.org/wiki/Ramana_Maharshi
– Aforismi di Ramana Maharshi (1879-1950)