Saint Germain è un Maestro Asceso, ossia è una di quelle persone che dopo una o più esperienze terrene, realizzano in sé la fusione tra materia e spirito ottenendo un “corpo di gloria” non più soggetto alle leggi di gravità e di morte. Nonostante la mancanza dei mass media, a partire dal 1750 farà ben presto il giro d’Europa il nome Conte di Saint-Germain, a tutti gli effetti l’uomo del mistero.
Chi era, veramente, il Conte di Saint Germain? Che cosa fece nella sua vita? Quando nacque? Quando morì? Si chiamava davvero Conte di Saint Germain?
Qualsiasi tentativo di dare una collocazione anagrafica a Saint-Germain è impossibile e sbagliata: Saint-Germain è un Essere Asceso che non ha bisogno di nascere da ventre di donna poiché ha acquisito l’abilità di non essere più soggetto né alla ruota della nascita-morte né allo spazio-tempo.
Quindi tutti i tentativi di collocarlo in qualche famiglia o in qualche luogo sono necessariamente errati. Se è vero che egli, nella vita in cui ebbe la realizzazione dell’Essere fu Francesco Bacone, allora già in quella vita egli divenne immortale ed inscenò la sua morte per ritornare qualche anno dopo, dal nulla, come Conte di Saint-Germain. Del suo aspetto fisico Charles Henri, barone di Gleichen, lo descrive così: “…un uomo di taglia media, assai robusto, vestito con semplicità magnifica e ricercata…”. Le cronache del tempo lo ricordano che aveva fronte spaziosa, occhi penetranti, statura media e forme aggraziate.
Voltaire parlò di lui, incontratolo per la seconda volta dopo trenta anni, come l’uomo che non è invecchiato di un giorno e che dimostra sempre 40 anni.
Giacomo Casanova, famoso per le sue peripezie sentimentali, fu affascinato dal Conte di Saint Germain e, massone egli stesso, si disse convinto che il Conte possedeva vaste conoscenze in campo occultistico.
Saint-Germain viaggerà in tutta Europa in quanto inviato della Fratellanza Bianca, una organizzazione di Maestri Ascesi che opera per il bene dell’universo; a seconda delle necessità si farà chiamare spesso con altri nomi, come “Conte di Bellamye”, “Marchese del Monferrato”, “Conte di Weldone”, “Marchese di Aymar”, “Cavaliere di Schoening”, “Conte di Soltikof”, “Conte di Surmont”, solo per citarne alcuni.
Aveva una cultura sbalorditiva, che spaziava in svariati campi del sapere: non esisteva, pare, lingua, antica o moderna, al di fuori della sua conoscenza; la storia sembrava non avesse segreti per lui e, in effetti, uno dei punti di forza del suo personaggio era l’affermazione di sapersi muovere a piacimento nel tempo essendo testimone “interattivo”, diremmo oggi, degli eventi e degli uomini che vissero in secoli diversi.
È storicamente provato che il Conte fosse compositore di musica ed eccellente violinista e le sue sonate, stampate dall’editore londinese Waish tra il 1748 e il 1760, furono apprezzate da Mozart e da Gluck; il successo che riscuoteva dai concerti era pari a quello di Paganini. Fu anche abile pittore, seppur privo di originalità artistica, ed ingegnoso chimico avendo elaborato centinaia di procedimenti industriali, per la tintura delle sete, per il cuoio, per la preparazione di oli ed essenze, oltre che per la cosmetica, arte in cui era considerato autore di ricette miracolose.
Mentre alcuni lo considerano un grande uomo, “Il più grande sapiente che sia mai esistito”, lo definì il landgravio di Hesse, altri lo odiarono profondamente come Casanova. Infatti quando era presente il Conte li ove era Casanova, le donne non erano più attratte dal fascino che quest’ultimo esercitava su di loro, bensì dalla conoscenza dell’immortalità che le donne speravano di poter conoscere dal Conte.
Aveva conoscenze alchemiche, compresa la conoscenza della formula della pietra filosofale, della formula e dei riti per far resuscitare gli avvelenati dai funghi, della formula per far “aumentare di volume” le perle (si pensi che il procedimento per le perle artificiali è stato messo a punto nel 1913), per eliminare i difetti dei diamanti. Ma un aspetto, in particolare, dei presunti poteri del Conte di Saint-Germain colpì i suoi contemporanei: la capacità di non invecchiare. In quanto Essere Asceso aveva scoperto il segreto dell’eterna giovinezza per il semplice fatto che non era più un corpo soggetto al tempo.
Sono di valore le sue vicende in Europa nel XVIII in pieno Illuminismo.
Saint-Germain aveva tentato inutilmente di far uso della propria influenza sulle classi privilegiate e sui reali, al fine: qualora fosse stato accordato quanto richiesto e, di conseguenza, fossero migliorate le condizioni materiali del popolo, questa coazione, in qualche modo, avrebbe permesso ad alcune idee di essere propagate nella società e di aiutare parallelamente la sua riorganizzazione, dandole la base morale necessaria ad ogni collettività per ottenere una vita razionale ed armonica.
Saint-Germain non riuscì, dunque, nel suo scopo di ottenere dai regnanti del tempo (1700) delle concessioni e delle riforme che avrebbero impedito l’esplosione delle passioni popolari e sparì senza che si sapesse dove andasse; ma non ha abbandonato il proposito di realizzare la sua opera anche nella nostra epoca che, nei suoi sconvolgimenti e nelle sue agitazioni, segna la fine di un ciclo e l’inizio di uno nuovo nell’attività umana.
Non è un fatto straordinario che degli spiriti molto sviluppati, con una conoscenza completa delle leggi di natura, possano, in un certo periodo storico, manifestarsi pienamente agli occhi degli altri uomini.