Non si deve immaginare di essere una cosa sola con l’occhio o indipendenti da esso o padroni di esso. Lo stesso vale per l’orecchio e tutti gli altri sensi, inclusa la mente. E non si deve nemmeno immaginare di essere una cosa sola con il mondo o indipendenti da esso o padroni di esso.
In questo modo, esente da immaginazione, non si aggrappa più alle cose del mondo. Quando non si aggrappa, non c’è più agitazione, insicurezza o preoccupazione. Non essendo più preoccupato, può raggiungere la profondità di se stesso e comprendere che laddove c’era perdita, ora c’è il compimento.
(Samyutta Nikaya)
– Buddhismo & Meditazione (amazon)
– Buddha e Buddismo (macrolibrarsi)
Commento
L’identificazione inconsapevole, sia con il corpo che con la mente, come con i più svariati oggetti o circostanze in cui possiamo o imbatterci – o subirne il fascino – è quanto di più deleterio e fuorviante si possa immaginare. La meditazione favorisce un’equa distanza tra le innumerevoli apparenze della realtà quotidiana infondendo calma, senso di completezza e tranquillità di spirito.