Per ottenere i maggiori benefici, non abbandonare la pratica per strada, è importante scegliere una tecnica meditativa che fa al caso proprio e non perché di moda.
Non dev’essere la moda a spingere una persona a praticare una determinata tecnica di meditazione, ma quella disciplina che più è in sintonia con se stessi. O quella che più fa sentire a proprio agio e che, specie all’inizio, si trova più semplice da mettere in pratica, suggerisce nel suo nuovo studio il dottor Adam Burke della San Francisco State University. …
Per poter valutare al meglio gli effetti delle scelte individuali nei principianti, Burke ha confrontato quattro metodi tra quelli più popolari: il Qi Gong, la visualizzazione Zen, la Mindfulness, la meditazione Mantra. Poi ha coinvolto un gruppo di 247 soggetti a cui sono stati insegnati tutti i metodi. Dopo di che, a tutti i partecipanti è stato chiesto di praticare i vari metodi a casa e, infine, al termine del periodo di test, valutare quello che ritenevano più adatto a sé o che preferivano.
I risultati, pubblicati su EXPLORE: The Journal of Science and Healing, hanno mostrato che il 31% aveva preferito proprio i due metodi più semplici, ossia la Mindfulness e il Mantra. Seguivano lo Zen con il 22% di preferenze e il Qi Gong con il 14,8% delle preferenze.
Le prime impressioni degli autori sono che a vincere sia in genere il metodo che la persona, specie se principiante, ritiene più semplice e fruibile. Tuttavia, questo non vuole dire che se una tecnica è preferita dalla maggioranza questa sia la migliore, sottolineano gli scienziati. Spesso poi la scelta dipende anche dal periodo in cui si vive e dalle proposte che vi sono a disposizione. …
– Da lastampa.it/benessere del 10-07-12, leggi tutto l’articolo …