Ora persino gli scienziati sono concordi nell’affermare che nel centro del terzo occhio – hanno i loro nomi scientifici, ma questo non ha importanza – c’è una ghiandola, pineale o qualcosa del genere, che si nutre di luce. Se guardi una lampada, una fiamma, il terzo occhio comincia a funzionare: si nutre di luce. Ecco perché è difficile dormire durante il giorno, perché c’è luce e il terzo occhio continua a funzionare e vibrare. Ecco perché è difficile dormire di notte con la luce accesa. Si vorrebbe il buio; altrimenti il terzo occhio continua a funzionare, e la funzione del terzo occhio è la consapevolezza. Di qui deriva il metodo hindu del tratak, che consiste nell’osservare una fiamma. Se si guarda a lungo una fiamma, un’ora al giorno, per alcuni mesi, il terzo occhio comincia a funzionare perfettamente. Si diventa più vigili, colmi di luce.
Il termine tratak viene da una radice che significa “lacrime”. Bisogna dunque guardare la fiamma finché le lacrime non cominciano a scorrere dagli occhi. Continua a fissarla, senza battere le palpebre, e il terzo oc-chio comincerà a vibrare. Il terzo occhio si nutre di luce.
Quando mi guardi, improvvisamente in te c’è un po’ di luce. Mi ascolti, diventi attento. Quando diventi attento, il terzo occhio si focalizza. Mi guardi, mi osservi… Diventi attento, avverti la luce, e ogni volta che avverti la luce senti anche la vita. Questa combinazione va ricordata. Ogni volta che ti senti morto ti sentirai nelle tenebre. Ogni volta che ti senti vivo ti sentirai nella luce.
C’è un detto di Gesù: “Venite, seguitemi. Il mio fardello è luce”. Normalmente i cristiani lo interpretano così: “Il mio fardello è leggero”. Questo non è esatto. Quando Gesù afferma: “Il mio fardello è luce”, egli vuol dire esattamente queste parole, non intende “non pesante”. “Venite, seguitemi. Il mio fardello è luce… questo è l’unico fardello che porto con me: la luce.”
(Da: La vera saggezza di Osho)
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– Osho.com
– it.wikipedia.org/wiki/Osho
– Oshoba.it
– Aforismi di Osho su meditare.it
– Fonte