Per la maggior parte l’investigazione di sè si arresta alla realizzazione che “Io sono la coscienza senza forma”. Ma quando parlo di incarnazione riporto l’investigazione di sé nel mondo, il mondo che ancora rimane, sia che lo percepisca come un sogno o no. E’ un indagine di ciò che è il mondo.
La realizzazione “Io sono la coscienza senza forma” è solo l’opposto di “Io sono un qualche individuo”. Anche con quella realizzazione rimarrà ancora l’apparenza di un qualcuno. Così l’incarnazione è semplicemente il riflesso della realizzazione che ogni cosa manifesta è il corpo unico della coscienza unica.
Questo è un ritorno all’interezza, alla completezza che include sia il manifesto che il non-manifesto. E’ percepire che la coscienza senza forma e il mondo delle forme sono entrambi solo due aspetti di un intero misterioso, innominabile.
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