Il mondo condizionato è tutto nel samsara, in cui noi siamo prigionieri di un un corpo temporale, per sperimentare la nascita e la morte di questo corpo, ed ancora l’ulteriore rinascita in ancora altri corpi temporali. Per quante tristi esperienze possiamo aver avuto nell’ultima nostra vita, in questa vita noi le abbiamo tutte dimenticate. Quindi, qui noi ricominciamo da capo, rimettendo in moto la viziosa ruota del samsara.
Alcuni di noi, ovviamente, possono ricordare un po’ della loro ultima vita passata. Istintivamente, noi sappiamo che non si può avere troppa fiducia nelle persone; che anche il più grande amore prima o poi si trasforma in sicura e reciproca disgrazia; e che gli dèi non possono rispondere alle preghiere non più di una cieca possibilità. Noi sappiamo anche istintivamente che probabilmente non fu una buona idea essere rinati in questo periodo, perché alla fine del nostro arcobaleno c’è il buco-nero della rinascita. Chissà, forse nella nostra prossima nascita noi saremo consapevoli di un nuovo corpo con un paio di ali, o con quattro gambe ed un insaziabile appetito per i topi e gli altri tipi di piccole creature.
Quindi, come poter uscire dal samsara? La risposta non è facile. Noi abbiamo bisogno di una corretta analogia da cui vedere il problema, che poi ci darà degli indizi per la corretta soluzione. Bene, noi siamo tutti come delle onde-radio, per spiegarlo usando un’analogia moderna. Questo significa che noi abbiamo la capacità di risuonare con un’antenna; poi diventare amplificati dalla radio (la funzione di una radio è di amplificare le onde eteriche). Infatti, è così che siamo rinati. Mamma e papà stavano facendo sesso; mamma e papà furono fortunati e centrarono il jackpot biologico. Quando le loro antenne di DNA si combinarono per fare una nuova antenna di DNA, cosa successe? Noi ci siamo accordati e fummo incarnati in una radio biologica, in cui tutto divenne – all’improvviso – terribilmente amplificato ed assolutamente doloroso.
Beh, per stringere, noi al momento siamo intrappolati nell’equivalente di una radio biologica – cioè un corpo – e realmente non sappiamo come de-sintonizzare il nostro essere-onda-radio da questa radio fisica! Per quanto lo si tenti, nulla sembra funzionare perché tutto ciò che noi identifichiamo come la nostra onda primordiale è parte integrante della radio-corpo-fisico (nel Buddismo, la radio è i Cinque Aggregati). Perciò, la de-sintonizzazione è impossibile. Le persone che hanno avuto delle esperienze fuori dal corpo possono testimoniare questo strano fenomeno di de-sintonizzazione.
Qui, infatti, è il Buddha che descrive tale esperienze: “Io ho mostrato ai miei discepoli la Via che essi chiamano ‘l’essere fuori da questo corpo [materiale, però] in un altro corpo di creazione della mente’, completo in tutti i suoi arti e organi e con facoltà trascendentali” (M.ii.17).
Ricapitolando, il Buddha disse che c’è un altro corpo che è immateriale, all’interno del nostro corpo fisico. Egli disse che è come una spada che può essere sfoderata dal fodero. Comunque, questo corpo immateriale può sganciarsi dal corpo materiale solamente quando noi ci accordiamo in qualcosa di più alto di questa nostra limitata carcassa.
Incapaci di comprendere pienamente questo immateriale corpo-onda, possiamo applicare la nostra coscienza per percepire stati più puri dell’essere temporale, pensando pensieri più alti, sia come sia, cercando di evitare di coinvolgerci con l’ignoranza, la rabbia, e il crudo desiderio. Il Buddha intese che questi stati così puri dell’essere fossero il mondo degli dèi, o deva. Tuttavia, anche il mondo degli dèi non è totalmente perfetto. Ma, per come vanno le radio fisiche, rinascere in una radio divina è assai meglio. Comunque, se voi amate la vostra condizione umana, allora dovete prendervi i vostri rischi dopo la vostra morte, perché è improbabile un ritorno ad una vita felice. Infatti, le opportunità che voi possiate ritornare nel reame umano sono del tutto scarse, secondo il Buddha.
Finché noi persistiamo nell’accordarci in stati bassi dell’essere, la nostra prognosi per una rinascita decente sembra essere molto cupa. Le religioni di oggigiorno non possono aiutarvi, a meno che tali religioni non insegnino il distacco dal temporale e la comunione con l’incondizionato. Invece, molte religioni di quest’oggi insegnano pressoché l’opposto, e cioè che ci si preoccupa assai più delle cose temporali e della comunione con i desideri e le emozioni umane.
Nell’indirizzare quelli che pensano che questa sia tutta spazzatura, la scienza li sta spingendo molto più velocemente e più lontano di quanto si possa immaginare, e di sicuro più velocemente dei nostri pregiudizi. L’opera di P.P. Gariaev, ed altri, ha fatto significativi progressi in quella che è chiamata genetica delle onde. La chiave di questo straordinario sviluppo è che il 98% del DNA, ritenuto una cosa inutile, può ben essere un apparato di comunicazione che si comporta come un ponte tra la non-locale realtà incondizionata (il nirvana), e la locale realtà condizionata (il samsara). Persone come il Buddha ed i suoi discepoli più avanzati potrebbero probabilmente riuscire ad andare avanti e indietro tra il condizionato e l’incondizionato. Essendo de-sintonizzato dal suo corpo, il Buddha non era né in questo corpo temporale, né era separato da lui. Egli realizzò di essersi accordato in esso; attivandolo; facendolo muovere. In seguito, Egli non era più dipendente dal corpo. Il corpo dipendeva dal Buddha.
(Da: The Zennist:Going to the very heart of Zen (Spunti sullo Zen del Maestro ZENMAR – dal sito: http://zennist.typepad.com – Trad. di Alberto Mengoni, alias Alibert, Centronirvana)
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– Huìnéng – it.wikipedia