La felicità è la cessazione della sofferenza, proprio come la luce è la cessazione del buio.
La sofferenza esiste. Questa è la Prima Nobile Verità. Sappiamo che qualcosa di sgradevole produce sofferenza, ma sappiamo che può causarla anche qualcosa di gradevole. Per esempio, innamorarsi può portare con sé la sofferenza.
A volte vediamo solo la sofferenza. Vediamo l’immondizia o il fango ma non il loto che vi cresce in mezzo.
La Terza Nobile Verità ci ricorda che non esiste solo la sofferenza ma anche la felicità. A causa della cessazione della sofferenza è presente la felicità. La cessazione della sofferenza significa la presenza della felicità. La Terza Nobile Verità conferma l’esistenza e la possibilità della felicità.
Ci rammenta che è possibile essere felici nel momento presente. Afferma che la sofferenza può essere trasformata. C’è un sentiero che conduce alla felicità e noi abbiamo bisogno di impararlo.
La Terza Nobile Verità si basa sulla comprensione del fatto che ognuno di noi ha la natura del Buddha, buddhata, il seme di un Buddha dentro di sé.
Tutti abbiamo la capacità di essere consapevoli, di essere concentrati e di avere una visione profonda.
(Da: “Le quattro verità dell’esistenza”, Thich Nhat Hanh)
– Thich Nhat Hanh – Macrolibrarsi.it
– Thich Nhat Hanh – Amazon
– Thich Nhat Hanh su wikipedia
– EsserePace.org – Thich Nhat Hanh
– Fonte