Una vecchia signora andò un giorno da Ramakrishna Paramahansa portando con se’ suo nipote di 10 anni. Si prostrò di fronte a lui e disse: “Maestro! Ho bisogno del vostro aiuto. Questo ragazzo è mio nipote ed è rimasto orfano dall’età di 5 anni, e da allora mi prendo cura di lui.
Adesso ho un grosso problema. Il ragazzo mangia troppi dolci, così tanti che la sua salute peggiora di giorno in giorno. Sono stata dal medico che lo ha severamente ammonito, ma lui non gli presta ascolto. Il ragazzo però, ha una grande ammirazione per voi, ed io sono certa che solo voi lo potete aiutare!” Ramakrishna rispose: “Madre, non ti preoccupare, vieni con tuo nipote tra un mese, nel frattempo penserò cosa fare per convincerlo che la salute è molto importante, perfino più importante della ricchezza!”
La vecchia signora ringraziò e se ne andò.
Dopo un mese, la donna si ripresentò puntuale con il nipote ed entrambi salutarono il maestro con grande reverenza. Ramakrishna fece sedere il ragazzo accanto a lui e disse: “Mio caro ragazzo, ricordati che la vera ricchezza è la salute. Se non avrai cura della tua salute non potrai crescere forte e sano; non sarai in grado di fare niente di grande in questa vita se sarai un uomo debole e malato. Quando ciò che mangiamo nuoce al nostro organismo, dobbiamo rinunciarvi. Perciò da domani non mangiare più dolci! Dopo qualche tempo ne potrai mangiare con moderazione. Sei un bravo ragazzo e sono certo che ascolterai ciò che ti ho detto, non è così?”
Il ragazzo annuì e promise che non avrebbe mangiato dolci.
La vecchia signora mandò il nipote a passeggiare e rimasta sola con Ramakrishna gli chiese: “Maestro, perché non hai dato questi consigli a mio nipote un mese fa? Perché mi hai detto di ritornare dopo un mese, non capisco!”
Ramakrishna rispose con un dolce sorriso: “Madre, io stesso mangiavo molti dolci, come potevo dire al ragazzo di fare qualcosa che io stesso non riuscivo a fare? Nessuno ha il diritto di predicare ad altri se prima non pratica ciò che afferma. Per questo ti ho chiesto un po’ di tempo. In questo mese non ho mangiato dolci, ed ho acquisito il diritto di consigliare tuo nipote.”
La donna si meravigliò della rettitudine con cui il Maestro si comportò, si prostrò ai suoi piedi e partì.
(Da: “Chinna Katha II” – Sri Sathya Sai Books and Publication Trust (A.P.), India)
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