Mara, il Maligno, è, nel Canone buddista, la personificazione del male. Il suo nome vuol dire “morte”, ma Mara – che si oppone in tutti i modi alla meditazione – è in realtà il lato oscuro di Kama, il desiderio, insieme al quale forma la coppia nota come Eros-Thanathos (Amore e Morte) nella mitologia greca.
Mara è la divinità più possente del Kama-Loka – ossia dei piani di esistenza in cui predomina il desiderio dei sensi-. Secondo il mito, Kâma governa non solo il piano di esistenza degli uomini, ma anche i piani di esistenza superi degli dei (Devaloka) e quelli inferi dei titani, degli animali, degli spiriti e gli inferni. Il mito narra che intrattiene l’errata convinzione che tutti gli esseri senzienti gli appartengano; così, per evitare che si sottraggano al suo dominio, cerca di impedire con qualunque mezzo la pratica della concentrazione e della meditazione grazie alle quali gli esseri possono sfuggire al ciclo di nascita e morte.
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