Notate che l’idea secondo la quale la rinascita e le circostanze della nuova vita sono una ricompensa per il bene compiuto (punya) o una punizione per il peccato (papa) è un’idea umana e rozza di ‘giustizia’, assolutamente né filosofica né spirituale, che distorce l’intento vero della vita. La vita qui sulla terra è un’evoluzione; l’anima cresce con l’esperienza, e grazie a quest’esperienza essa sviluppa questo o quell’aspetto della natura; se c’è sofferenza, è per riuscire in questo processo; non è affatto una punizione inflitta da Dio o dalla Legge cosmica per gli errori o le cadute che, nell’Ignoranza, sono inevitabili. (Lettere sullo Yoga di Aurobindo – Libro 6 – cap. 27)
Tutte le energie messe in azione – pensiero, linguaggio, sentimenti, atti – vanno a costituire il Karma. Queste cose aiutano a sviluppare la natura in una direzione o in un’altra, e la natura e le sue azioni e reazioni producono conseguenze all’interno e all’esterno: anche esse agiscono sugli altri e creano movimenti, nella somma generale di forze, che possono ritornare prima o poi su di noi. Anche pensieri inespressi possono emanarsi come forze e produrre i loro effetti. È un errore credere che un pensiero o un desiderio possono avere effetto solo quando sono espressi nella parola o nell’azione; anche il pensiero non detto e la volontà non espressa sono energie attive e possono produrre le proprie vibrazioni, i propri effetti o reazioni. (Lettere sullo Yoga di Aurobindo – Libro 6 – cap. 28 – parte 1)
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– http://it.wikipedia.org/wiki/Sri_Aurobindo
(dalle Lettere sullo Yoga di Aurobindo)