Noi sappiamo che la tecnologia non può proteggerci dalla guerra, dal crimine, dalla malattia, dall’insicurezza economica, dal superlavoro, dalla vecchiaia e dalla morte; che le nostre ideologie non possono proteggerci dal dubbio, dall’incertezza, dalla confusione e dal disorientamento; e che le nostre terapie non possono proteggerci dalla dissoluzione degli elevati stati di coscienza che possiamo temporaneamente realizzare e dalla disillusione ed angoscia che ne seguono.
Ma che altro possiamo fare? Per vedere da noi come questo processo funziona, dobbiamo esaminare la nostra esperienza. «Ma come fare? – potremmo chiedere -. Quale metodo o strumento dovremmo adoperare?». Il metodo che il Buddha ha scoperto è la meditazione. Ha scoperto che lottare per trovare le risposte non funziona. Fu solo quando ci furono tregue nella lotta che gli vennero le intuizioni. Cominciò a rendersi conto che c’era una qualità sana e sveglia in lui che si manifestava soltanto in assenza di lotta. Così la pratica della meditazione implica il lasciare che le cose siano così come sono.
(Chogyam Trungpa)
– Libri di “Chogyam Trungpa” su Amazon.it
– Chogyam Trungpa su Macrolibrarsi.it
– Chogyam Trungpa su it.wikipedia