C’è la paura dell’insicurezza, di non avere un lavoro, oppure di perderlo, e di tutti gli (innumerevoli inconvenienti – ndr) che ci sono, e così via. Quindi, la maggior parte della gente è nervosa, ha paura di non essere completamente sicura. Questo è ovvio, ma perché?
E’ forse perché ci isoliamo continuamente in una nazione, in una famiglia, in un gruppo? Questo lento processo di isolamento – in francesi, tedeschi, e così via – non comporta forse una graduale insicurezza per tutti quanti noi? Possiamo osservare tutto questo, non solo all’esterno? Osservando quello che accade esternamente, sapendo esattamente ciò che accade, possiamo iniziare a indagare dentro di noi, altrimenti non abbiamo nessun criterio e non facciamo altro che ingannarci. Perciò bisogna iniziare dall’esterno e “lavorare” verso l’interno. E’ come una marea che va e viene, non è una cosa fissa, si muove continuamente.
(Jiddu Krishnamurti, On Fear, p 61)
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