Tra umorismo, auto-ironia, satira buddhista e meditazione per dimostrare, semmai ce ne fosse bisogno, che saper ridere di se stessi è senz’altro una qualità squisitamente spirituale.
«Quanti maestri Zen ci vogliono per avvitare una lampadina?
– Due. Uno per sostituirla ed uno per non sostituirla.
Quanti veri maestri Zen?
– Quattro. Uno per sostituirla, uno per non sostituirla, uno per sostituirla e non sostituirla, ed uno per né sostituirla né non sostituirla.
Quanti maestri Zen illuminati?
– La lampadina non può essere sostituita. E’ quel che é.
Quanti maestri Zen autentici?
– Il gioiello sta nel loto.
Quanti maestri Zen perfetti?
– Vedete! E’ già sostituita!
Quanti integralisti cristiani o mussulmani?
– Cambiare???????
E possibile ottenere una risposta razionale alla domanda?
– Nessuno lo saprà mai. Per uno studente del Dharma, c’è sempre abbastanza luce, la lampadina è solo un’ illusione, come lo è il fatto che la vecchia sia fulminata, e non abbia alcun desiderio di cambiare in nulla.
Altre risposte:
Ce ne vogliono:
a: Nessuno, visto che il cambiamento è inerente ad ogni cosa composita.
b: Non due.
c. Due. Uno per cambiare la lampadina, e l’altro per trovare un senso un po’ tocco all’avvenimento.»