Durante un viaggio verso il tempio di Hosaka, il Maestro Tezui rifletteva sullo Zen quando fu bloccato da un bandito mongolo. Tezui non si spaventò in seguito alla minaccia del bandito:
“Dammi tutti i tuoi averi se vuoi salva la vita!”.
Il maestro fece un passo in avanti e allargando le braccia disse:
“Prendi pure…”
“Vuoi forse morire?” chiese il mongolo.
Tezui rispose serafico: “Io ti sto offrendo tutti i miei averi: me stesso. Ora tu mantieni la promessa, e lasciami salva la vita”.
Il bandito si accorse della saggezza del Maestro Tezui e fu illuminato. Cinquant’anni dopo il Maestro mongolo Okawa reggeva il tempio di Hosaka.
– Fonte
Commento
Anche se il racconto è solo emblematico, ossia allegorico, sottolinea una realtà fondamentale che – coinvolti così sovente nelle alterne vicissitudini della vita – trascuriamo sempre. Tutto ciò che possediamo davvero è solo ed esclusivamente la propria esistenza. E, forse, nemmeno quella … Questa profonda quanto repentina e fulminea consapevolezza denudò il bandito, lo lasciò senza fiato, i pensieri smisero di agitargli la mente al punto da riuscire a intravederne la luce sottesa, s’illuminò …
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