LA SEDIA VUOTA
Gesù seduto vicino a me – Pensare è parlare a noi stessi, pregare è parlare a Dio – Sperimentare la presenza di Cristo, incontrare il Signore risorto.
Ho sviluppato questo esercizio dopo aver ascoltato la storia di un prete che era andato a visitare un paziente a casa sua. Aveva notato una sedia vuota a fianco del letto del paziente e gli aveva domandato che cosa ci stava a fare. Il paziente aveva risposto: “Immagino che ci sia Gesù su quella sedia e prima che tu arrivassi gli stavo parlando. Per anni e anni avevo trovato estremamente difficile la preghiera, finché un amico mi spiegò che la preghiera consiste nel parlare con Gesù. Così ora immagino Gesù seduto su una sedia di fronte a me e gli parlo e ascolto cosa mi dice in risposta. Da allora non ho più avuto difficoltà nel pregare”.
Qualche giorno dopo, la figlia del paziente era andata nella canonica per informare il prete che suo padre era morto. Disse: “L’ho lasciato solo per un paio d’ore. Quando sono tornata nella stanza, l’ho trovato morto con la testa appoggiata su una sedia che era accanto al suo letto”.
Provate voi stessi a fare questo esercizio, anche se all’inizio potrà sembrarvi puerile:
Immaginate di vedere Gesù seduto vicino a voi… Nel fare questo, state mettendo l’immaginazione al servizio della vostra fede: Gesù certo non è presente qui sotto la forma in cui voi lo state immaginando, però certamente è qui e la vostra immaginazione aiuta a rendere questo reale per voi…
Ora parlate con Gesù. Se intorno non c’è nessuno, parlategli a bassa voce.
Ascoltate che cosa vi risponde Gesù, o quello che immaginate lui vi dica.
Se non sapete che cosa dire a Gesù, fategli un resoconto degli avvenimenti di ieri e commentateli. La differenza tra il pensare e il pregare sta proprio qui. Quando pensiamo, generalmente parliamo a noi stessi. Quando preghiamo, parliamo a Dio. Non preoccupatevi di immaginare i dettagli del suo viso, vestiario, ecc. Questo potrebbe soltanto distrarvi.
Santa Teresa d’Avila, che pregava spesso in questa maniera, diceva di non riuscire mai ad immaginare il volto di Gesù. Sentiva solo la sua vicinanza, così come percepite la vicinanza di qualcuno che non riuscite a vedere in una stanza buia.
Questo metodo di preghiera è uno dei mezzi più semplici che conosca per “sperimentare la presenza di Cristo”.
Immaginate Gesù al vostro fianco durante tutto il giorno. Parlategli in mezzo alle vostre occupazioni. A volte riuscirete solo a lanciargli degli sguardi, a comunicare con lui senza parole.
Santa Teresa, che patrocinava questa forma di preghiera, prometteva che non ci sarebbe voluto molto tempo perché la persona che prega in questo modo sperimentasse l’unione col Signore.
Alcuni talvolta mi chiedono come possano incontrare il Signore risorto nella loro vita. Non conosco una strada più semplice di questa.
– DA: ANTHONY DE MELLO – SADHANA – Un cammino verso Dio
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Lo farò…. Grazie..