Lo yoga è nelle cose più semplici che tutti noi facciamo ogni giorno, ad ogni istante. Di solito così male.
Lo Yoga insegna, fra le mille cose, che la forza non serve a niente. L’essenza dello yoga è agilità e senso profondo degli equilibri. E’ intelligenza.
Il Creatore è un grande geometra e lo yoga, geometria in azione. Scegliete bene il vostro maestro. Una persona libera. Che non si aspetta nulla da voi. Salvo vedervi crescere.
Se gli accade di spingervi fino alla sofferenza, è per farvela comprendere. E’ superiore. Non ne ricava, siatene certi, alcuna soddisfazione personale. Se traesse gioia dalla vostra umiliazione, se avesse bisogno dei vostri insuccessi per sentirsi grande, lasciatelo immediatamente.
Se cerca di brillare, di impressionarvi, di stupirvi con le sue posizioni significa che è preoccupato dei “suoi” successi, più che di capire i vostri ostacoli.
Allora, cercatene subito un altro.
Le Asana (posture del corpo) non c’è bisogno di farle tutte. Tre o quattro ogni giorno, e sarà perfetto. Deve essere un piacere, non una punizione. Poiché il momento della giornata in cui assumerete queste posizioni, questo momento appartiene solo a voi.
Senza dubbio vi diranno che una certa posizione va bene per la vescica. E quell’altra per lo stomaco. Questo significa non capire niente dello yoga. Significa tradirlo.
Voler analizzare, dividere, specializzare? No. Utilizzare? Delle ricette, dei trucchi? Ancora una volta, lo yoga non ha niente a che fare con tutto ciò. Tutto lo yoga è in ogni posizione. E la serie è un tutto in cui tutto è necessario.
L’aria che respirate, che vi riempie i polmoni, quest’aria è per la testa, i reni o l’intestino? E’ entrata nel vostro corpo per servire al piede destro, all’occhio sinistro, o al fegato?
Lo yoga non è una medicina, anche se scoprirete la salute. Smettere dunque di sminuire tutto, di voler utilizzare tutto!!
Sapete cos’è un gesto interessato? Sapete cos’è un sorriso?
Verrà il giorno che di asana ne farete sempre meno, ma così lentamente, talmente in profondità, con una tale attenzione, che tre o quattro posizioni vi prenderanno lo stesso tempo della serie completa. Un giorno, infine, ne farete una sola. E in quella le ritroverete tutte.
Allora non sarà lontano il giorno in cui lo yoga non sarà più quell’esercizio che si faceva al mattino. Vi sarà qualcosa in ogni gesto, ad ogni passo. Mentre alzerete gli occhi, girerete la testa, prenderete una sedia, una tazza, ecc. una decisione, un rabbuffo. Sì, vi sarà qualcosa, e andrete di sorpresa in sorpresa, di scoperta in scoperta,
Economia, semplicità, sobrietà, comodità, perfetta eleganza, tutto si trova spontaneamente al suo posto, al momento giusto.
Quante volte…. E a che ora?
Un giorno le domande cessano. Ed è allora che le risposte arrivano.
E’ un grande mistero la Via.
Il sole brilla
senza intenzioni.
Non spera elogi
né ricompense.
brilla,
semplicemente.
O, piuttosto, no, ecco:
brucia, si consuma
nell’eccesso stesso della sua gioia.
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