Alcuni monaci del III-IV secolo stavano in piedi di notte, nella posizione dell’attesa.
Si ergevano all’aperto, dritti come alberi, con le mani alzate verso il cielo, rivolti verso il luogo dell’orizzonte da cui doveva sorgere il sole del mattino.
Tutta la notte il loro corpo, abitato dal desiderio, attendeva il levar del giorno.
Era la loro preghiera.
Non avevano parole; la loro parola era il loro stesso corpo in attesa.
E quando i primi raggi del sole raggiungevano la palma delle loro mani, essi potevano fermarsi a riposare.
Il sole era giunto.
(Michel de Certeau, Mai senza l’altro)
Commento: “Chi pratica meditazione dovrebbe provarlo, ma senza arrivare agli estremismi dei monaci citati”.
– http://it.wikipedia.org/wiki/Michel_de_Certeau
– http://www.scuoladimeditazione.eu