L’obiezione di base alle bevande alcoliche e alle droghe sta nel fatto che, sia pure temporaneamente, distorcono la visione mentale; in tal caso non è possibile conservare quella vigilanza e quella presenza mentale nella quale i buddisti dovrebbero esercitarsi continuamente.
Forse il miglior esempio di questa distorsione, anche se molto leggera, può esser tratto dall’esperienza degli automobilisti responsabili, che sono di regola renitenti ad assumere bevande alcoliche quando guidano o sanno di dover guidare. Ma in considerazione di certe diffuse incomprensioni, è necessario affermare con chiarezza che l’uso di droghe allo scopo di raggiungere stati meditativi più elevati o presunti tali è altamente pericoloso ed è un’infrazione al quinto precetto.
Saggezza buddista – “Il quinto precetto” – Hammalawa Saddhatissa