E’ molto difficile parlare di meditazione in termini razionali per cercare di arrivare a una sua definizione.
Come accade per tutte le realtà incomunicabili, è più facile dire che cosa la meditazione non è piuttosto che ciò che è.
La meditazione non è un’azione da compiere, è piuttosto uno stato dell’essere, una condizione in cui ci si ritrova: non si può fare meditazione, si può solamente essere in uno stato meditativo e lasciare che la meditazione accada da sé.
Le tecniche di meditazione non sono la meditazione, sono solamente lo strumento da usare per preparare il terreno ed eliminare gli ostacoli che ritardano l’accadere della meditazione stessa; esse contribuiscono a creare lo spazio necessario, a creare lo stato di attesa gioiosa e ricettiva che rende possibile la meditazione.
Le tecniche possono essere trasmesse e insegnate, ma non è possibile insegnare a qualcuno come meditare: la meditazione può soltanto essere riscoperta nella propria interiorità; per questo esistono potenzialmente tanti modi per giungere alla meditazione quanti sono gli esseri umani.
Dopo aver sperimentato diversi metodi ognuno deve trovare la propria meditazione, il proprio stato meditativo nella vita di ogni giorno.
Le tecniche implicano sempre uno sforzo mentre la meditazione è totale assenza di sforzo, è riscoprire ciò che già esiste e deve solamente essere portato alla luce.
Solo facendo luce è possibile vedere ciò che già esiste: la luce non crea nulla, semplicemente permette di vedere; allo stesso modo le tecniche permettono di rimuovere l’oscurità creata da tutti gli strati che si sovrappongono alla vera essenza.
Ecco le parole di Tilopa (928-1009), mistico indiano buddhista noto per avere trasmesso al sapiente Naropa (956-1040) il significato esoterico dell’insegnamento denominato in sanscrito Mahamudra, cioè Grande Sigillo.
Il supremo modo di vedere è trascendere Soggetto e oggetto.
La suprema meditazione è non essere distratti.
La suprema condotta è assenza di sforzo.
La realizzazione della meta è non avere Né speranza né timore.
La vera natura della coscienza è Chiarezza al di là delle immagini.
La meta della via degli esseri risvegliati È conseguita Senza una via da percorrere.
Il sommo risveglio è realizzato senza qualcosa da praticare.TILOPA MAHAMUDRA
D’altra parte, se è vero che il praticare tecniche non dà alcuna garanzia di arrivare alla meditazione, è altrettanto vero che è necessario favorire il ‘fiorire’ della meditazione rimuovendo gli ostacoli e preparando il terreno.
Tutta la nostra vita è impostata sullo sforzo, sulla tensione al miglioramento, sia esso materiale o spirituale, perciò è molto difficile arrivare subito all’assenza di sforzo: dobbiamo prima sperimentare tutti gli sforzi possibili per poi accorgerci che ciò che abbiamo cercato in ogni modo di raggiungere è sempre stato già pronto, a nostra disposizione; dobbiamo tendere alla perfezione per riuscire a comprendere che tutto è già perfetto così com’è.
Per riscoprire la nostra vera natura di esseri luminosi, di emanazioni della Gioia dobbiamo togliere tutte le incrostazioni che nascondono la luce, tutte le paure e le ‘impossibilità’ con le quali ci confrontiamo ogni giorno.
Come amano dire i maestri Zen: “per vedere chiaramente la nostra immagine dobbiamo solamente pulire lo specchio”.
Per giungere alla meditazione non dobbiamo cambiare noi stessi, le circostanze della nostra vita o il mondo che ci circonda, ma solamente riscoprire ciò che già esiste e ci appartiene di diritto: la nostra natura di esseri divini.
La saggezza orientale, lo yoga e il tantra paragonano spesso lo stato di consapevolezza ordinario, nel quale normalmente viviamo, a uno stato di sogno in cui perdiamo coscienza della vera realtà e della nostra vera natura; l’uomo addormentato non è consapevole della realtà esterna al suo sogno e nemmeno del proprio sognare: soltanto al risveglio è in grado di accorgersi dell’irrealtà di ciò che ha sperimentato.
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– Meditazione. La riscoperta dell’armonia – Paola Bertoldi
– Meditazione. La riscoperta della gioia – Paola Bertoldi
– http://www.nonterapia.ch/paola-bertoldi/