«Quando ridi di gusto, in quei brevi istanti sei in uno stato di profonda meditazione. Il pensiero si arresta. È impossibile ridere e pensare allo stesso tempo. (Osho – La risata come meditazione)». Lachen in der U-Bahn, ridere nella metropolitana appunto, è stato girato in una fredda serata novembrina a Berlino: le carrozze della linea 12 della metropolitana in direzione Warschauer Straße sono piene di pendolari che fanno ritorno a casa.
Sui volti dei passeggeri si leggono gli sguardi persi della routine quotidiana. Gesti stanchi, indifferenza, insofferenza. Insomma, una qualunque scena di vita sotterranea. Improvvisamente però una donna inizia a ridere, a crepapelle. Pochi secondi e ride tutta la carrozza. Senza apparente motivo.
La risata è contagiosa e chi lo vede (ha totalizzato in pochi giorni oltre 1,2 milioni di click) non può fare a meno di sorridere. L’azione è stata pianificata da uno dei cosiddetti gruppi di Lachyoga presenti nella capitale, delle vere e proprie scuole di risata. La terapia autoindotta è infatti nota da tempo: studi medici e scientifici le attribuiscono diversi benefici.