1. Riservatevi una stanza speciale che chiuderete a chiave. Non permettete a nessuno di entrare; bruciatevi dell’incenso. Lavatevi i piedi prima di penetrarvi.
2. Ritiratevi in un luogo, o in una stanza tranquilla, dove non rischiate di essere disturbati, in modo che la mente si senta in pace. Beninteso, non sempre si possono realizzare le condizioni perfette; basta allora fare per il meglio. Dovreste essere in solitudine, in comunione con Dio, o Brahman.
3. Alzatevi alle sette del mattino (brahma-muhurta) e meditate fino alle sette e trenta. Fate un’altra seduta di meditazione alla sera dalle 22 alle 22,30.
4. Ponete nella stanza l’immagine della vostra ishta, e dei libri sacri come la Gita, le Upanishad, lo Yoga-Vasishtha, ecc. Prendete posto davanti all’immagine.
5. Sedetevi nella postura preferita, con la testa, la nuca ed il tronco ben diritti ed allineati, senza inclinarvi, né avanti né indietro.
6. Chiudete gli occhi e concentratevi dolcemente sullo spazio tra le due sopracciglia (trikuta); mettetevi a mani giunte.
7. Non lottate mai con la mente; non fate sforzi nella concentrazione. Rilassate i muscoli, i nervi ed anche il cervello. Pensate con calma alla vostra divinità prediletta; ripetete lentamente il mantra datovi dal guru, scorgendovi con amore tutto il suo significato. Calmate il ribollire della mente; fate tacere i vostri pensieri.
8. Non fate nessuno sforzo violento per dominare la mente; al contrario, lasciatela piuttosto vagare un poco e perdere così le forze. All’inizio, ne approfitterà per saltellare come una scimmia scatenata. Dopodiché, si calmerà lentamente e verrà a sottomettersi ai vostri ordini, Questo metodo richiede un po’ di tempo, ma ogni volta che ricomincerete, il tempo necessario diminuirà.
9. Abbiate sempre uno sfondo nei vostri pensieri; sia concreto, come l’immagine della vostra divinità prediletta se vi dedicate al mantra, sia uno sfondo astratto, come l’idea d’infinito e la sillaba OM, se studiate lo Jnana-Yoga. Ciò distruggerà i vostri pensieri terreni e vi condurrà allo scopo prefisso. Per forza d’abitudine, la mente si rifugerà in questo sfondo, non appena la libererete dalle sue attività più propriamente terrene.
10. Allontanate, sempre e senza interruzione, la mente dalle cose mondane. Ogni volta che si distrae dal suo vero fine (lakshya), correggetela. Questo tipo di combattimento può durare anche dei mesi.
11. Agli inizi, quando meditate sul Signore Krishna, ponete davanti a voi la Sua immagine. Guardatela fissamente, senza battere le palpebre; guardate prima i Suoi piedi, poi la Sua veste di seta gialla, poi i gioielli intorno al Suo collo, il Suo viso, i Suoi orecchini, la Sua corona ornata di diamanti, i Suoi braccialetti; fissate, ancora, la Sua conca, il Suo disco, la Sua mazza, ed il Suo lotus. Ritornate, quindi, ai Suoi piedi e ricominciate, il tutto per una mezz’ora. Se vi sentite stanchi guardate fissamente la Sua faccia. Continuate così per tre mesi.
12. Dopo, chiudete gli occhi e proiettate mentalmente l’immagine; dirigete la mente sulle diverse parti di essa come è stato già spiegato.
13. Potete associare all’esercizio precedente gli attributi divini, e cioè: onnipotenza, onniscienza, purezza. perfezione, ecc., sempre durante la meditazione.
14. Se dei cattivi pensieri penetrano nella mente, non usate la forza di volontà per allontanarli; sarebbe solo una perdita d’energia, una causa di fatica. Più vi sforzate e più i cattivi pensieri persistono, più sono rapidi nel tornare e sempre con una maggiore forza. Restate indifferenti, con la mente calma; svaniranno presto da soli. Oppure, rimpiazzateli con dei buoni pensieri contrari (pratipaksha-bhavana), o pensate fortemente all’immagine di Dio e al mantra. E pregate.
15. Non perdete un solo giorno di meditazione; siate puntuali e metodici. Nutritevi con un cibo sattvico: la frutta ed i latticini contribuiranno a centrare la vostra mente. Abbandonate la carne, il pesce, le uova, il tabacco, i liquori, ecc…
16. Spruzzatevi il viso d’acqua fredda per scacciare la sonnolenza: restate in piedi per un quarto d’ora; attaccate la vostra ciocca di capelli ad un chiodo posto in alto, per mezzo di uno spago. Appena comincerete ad insonnolirvi, lo spago, tirando i vostri capelli, vi sveglierà. Essa avrà il ruolo della Madre. Oppure, appoggiatevi su di un’altalena improvvisata e dondolatevi per dieci minuti. Fate un po’ di respirazione ritmata. Mettetevi nella ” posizione rovescia ” (shirshasana) o nella ” posizione del pavone” (mayurasana) Alla sera mangiate solo frutta e latte. Questi metodi vi permetteranno di combattere il sonno.
17. Siate cauti nella scelta dei vostri amici. Rinunciate alla conversazione, parlate poco. Osservate il completo silenzio (mauna) per due ore al giorno. Non mescolatevi alle persone indesiderabili. Leggete i libri santi, che ispirano buoni pensieri (vi faranno una buona compagnia positiva, nel caso che non abbiate già una buona compagnia positiva). Cercate la vicinanza dei santi uomini (satsanga); essi saranno di aiuto prezioso per la vostra meditazione.
18. Non agitate il vostro corpo; restate fermi come una roccia. Respirate piano. Non vi grattate ad ogni istante. Conservate la retta attitudine mentale che vi ha insegnato il vostro guru.
19. Se la vostra mente è stanca, non vi concentrate; concedetele un po’ di riposo.
20. Quando un’idea occupa totalmente la mente, essa prende una forma affettiva, fisica o intellettuale. Se, dunque, riempite del tutto la mente col pensiero di Dio e di Dio soltanto, giungerete rapidamente allo stato di estasi perfetta (nirvikalpa-samadhi). Applicatevi dunque molto seriamente.
(DA: CONCENTRAZIONE E MEDITAZIONE – SWAMI SIVANANDA SARASVATI)
– Swami Sivananda Sarasvati (amazon)
– Swami Sivananda Sarasvati (macrolibrarsi)
– https://it.wikipedia.org/wiki/Shivananda