Non conoscerla vuol dire essere come un cieco in un mondo di colori splendenti, di ombre e luci cangianti. Non è questione di intelletto, ma, quando il cuore entra nella mente, la mente assume una qualità completamente diversa; diviene realmente illimitata, non solo quanto alla sua capacità di pensare, di agire in modo efficace, ma anche per la sensazione di vivere in un vasto spazio nel quale siamo parte di tutto.
Il terreno in cui può nascere la mente meditativa è quello della vita quotidiana, la lotta, il dolore e la gioia fugace. È lì che deve nascere, e recare ordine, e da lì muoversi all’infinito. Ma se vi interessa solo l’ordine, allora l’ordine stesso porterà con sé il proprio limite, e la mente ne sarà prigioniera. In questo movimento dovete in qualche modo cominciare dall’altro estremo, dalla sponda opposta, e non curarvi soltanto di questa sponda e di come attraverserete il fiume. Dovete gettarvi nel fiume senza saper nuotare. E il bello della meditazione è che non sapete mai dove siete, dove andate e qual è la meta.
(Da: Meditazione – Jiddu Krishnamurti)
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– Krishnamurti (macrolibrarsi)
– https://it.wikipedia.org/wiki/Jiddu_Krishnamurti
– https://it.krishnamurti-teachings.info
– Aforismi di Jiddu Krishnamurti su Meditare.it
– jkrishnamurti.org